La recente polemica sulla solidità dei conti della Regione Siciliana, e il conseguente taglio del rating da parte di Moody’s a carico della Sicilia, evidenzia un problema di democrazia non più rinviabile in tempi di crisi finanziaria pubblica. Sulla base dello Statuto autonomista, la Regione amministra quasi la totalità delle imposte dei siciliani cui si sommano ulteriori trasferimenti statali ed europei. Al di là della retorica del dibattito politico, il bilancio ne rappresenta la grammatica perché consente di conoscere dove e come tali ingenti risorse siano state impiegate.
Il M5S, in vista del prossimo rinnovo dell’ARS, cercherà di introdurre l’adozione di un bilancio della Regione riclassificato, che, al di là di quanto consentito dalle norme in tema di contabilità pubblica, permetta ad ogni cittadino di avere, accessibile in rete, un’esatta rappresentazione dello stato dei conti con particolare attenzione a che, a fronte dei residui passivi (impegni di spesa quindi giuridicamente vincolanti) non vengano contrapposti residui attivi di o altre entrate (es. mutui a copertura) di dubbia o artificiosa attendibilità.
Francesco Lupo
Movimento 5 Stelle Palermo