Intervista a Salvatore Siragusa
Candidato all’Ars – M5S Palermo
Salvatore Siragusa, torinese di nascita ma bagherese d’adozione, è stato il primo cittadino del nostro Comune a candidarsi ufficialmente alle prossime elezioni regionali del 28 ottobre.
Sposato, due figli (Alessandro, di 16 anni, e Chiara, di 11), è candidato con il MoVimento 5 Stelle.
Domanda: La Sicilia rischia il fallimento. Un fallimento morale, prima ancora che economico. Come può la Regione recuperare quel senso di responsabilità sociale ed etica e diventare finalmente un luogo di trasparenza politica, attraverso un movimento definito da molti anti-politico?
Risposta: Personalmente la definizione data al MoVimento Cinque Stelle di movimento antipolitico è una definizione che ritengo assolutamente non rispondente alla realtà. Se si intende dire che siamo contro questa politica, basata su comitati di affari, su clientele, su di una quasi totale incapacità di amministrare la cosa pubblica ed il bene comune e su di una generale perdita di dignità umana e personale – come il caso eclatante della Regione Lazio ci mostra in questi giorni – allora sì, noi siamo contro. In realtà la politica, quella vera, è un altra cosa: è partecipazione civile e democratica, è confronto di posizioni, idee e programmi anche divergenti ma con in comune l’unico obiettivo del benessere dei cittadini; è trasparenza ma sopratutto non è un mestiere, non è carrierismo, non è privilegio, non è facile arricchimento. Questi sono i sintomi, ormai riscontrabili in tutte le Istituzioni del Paese, del fallimento etico, civile e morale dell’attuale classe dirigente. Un fallimento che oltre che di uomini è di sistema, ormai completamente corrotto. L’unico modo per ridare dignità alle nostre istituzioni è fare in modo che i cittadini possano “riappropriarsene”, possano nuovamente diventare gli attori principali delle decisioni che direttamente li riguardano. Bisogna che le Istituzioni ridiventino luoghi di crescita civile e democratica e non centri di spartizione di potere e denari.
D: Creare discontinuità dal Cuffarismo e dal Lombardismo è un punto sul quale si stanno concentrando le campagne di diversi candidati appartenenti a schieramenti differenti. Crede che queste possano essere davvero le elezioni di rottura col precedente sistema?
R: Se i cittadini siciliani avranno la lungimiranza ed il coraggio di non cedere alle sirene dei vari mestieranti della politica che, come pifferai magici, stanno iniziando ad intonare le proprie note, destinate, come promesse al vento, ad accendere sogni che si spegneranno inesorabilmente il 29 Ottobre, allora si può sperare veramente in una nuova stagione politica ma sopratutto etica e civile che sia di discontinuità con il passato.
Crocetta, Miccichè e Musumeci, sono mascherine poste come un sipario dinnanzi ad uno spettacolo che è la riproposizione del passato appena trascorso; basta scorgere le liste dei candidati, probabili e non o soffermarsi sui manifesti (il più delle volte abusivi) che imbrattano i muri delle nostre città, per vedere il peggio della politica siciliana che si ripropone come novità da cogliere al volo, per vedere che il cuffarismo ed il lombardismo in realtà sono ben presenti, vivi e vegeti.
Solo facendo una scelta veramente libera da ogni vincolo o legame clientelare, libera da ogni intreccio con il recente passato politico si potrà ridare un futuro di dignità e civiltà al Parlamento più antico del mondo.
D: Di emergenze, in Sicilia, ne abbiamo tante, troppe: occupazione e lavoro; Sanità; ambiente; rifiuti; trasporto pubblico; infrastrutture; etc… Se dovesse venire eletto, quali saranno le sue priorità?
R: Come ha detto lei, troppe sono le emergenze che opprimono la nostra isola ma c’è un emergenza in particolare che fa da tappo a qualsiasi tipo di politica seria e concreta che garantisca uno sviluppo solidale e sostenibile per le famiglie, i lavoratori, le imprese ed in generale per tutti i cittadini siciliani. L’emergenza etica e morale che colpisce tutte le istituzioni regionali, non voglio risultare ripetitivo ma se non si riporta il primato dei cittadini nella gestione della cosa pubblica non si potrà affrontare con la dovuta urgenza nessun altra emergenza. Questo perché si cercheranno sempre soluzioni che terranno in primo luogo conto degli interessi di parte della lobby, del comitato o dell’amico del potente di turno. Invece, una volta intrapresa la via virtuosa del primato dei cittadini nelle decisioni assunte da chi gestisce la cosa pubblica si potrà pensare seriamente a risolvere i grandi problemi della Sicilia. Il nostro programma che è stato ufficialmente presentato lunedì 24 settembre all’ARS dal Portavoce Candidato Presidente Giancarlo Cancelleri e che è consultabile online da tutti i cittadini all’indirizzo http://www.sicilia5stelle.it/il-programma/ contiene numerose proposte giunte direttamente dai cittadini per molti degli argomenti che attualmente vengono considerati problemi endemici della nostra isola ma che in realtà possono essere importanti opportunità di crescita: dallo sviluppo alla ambiente, dalla questione rifiuti alla formazione, dalle nuove tecnologie al turismo ed alla cultura. Per citarne uno tra quelli che personalmente ritengo estremamente utile al rilancio economico ed occupazionale della Sicilia, segnalerei la possibilità che la Regione possa concedere prestiti di microcredito a tasso agevolato, finanziati con una piccola parte delle imposte locali, al fine di favorire e sviluppare la piccola imprenditoria. Personalmente ritengo estremamente importante per il rilancio economico del comprensorio bagherese la riqualificazione degli arenili e delle spiagge comprese tra Ficarazzi e Termini Imerese, dando priorità alla tutela dell’ambiente e garantendo la migliore fruizione turistica, compatibilmente con le più adeguate condizioni di eco-sostenibilità degli interventi. Così come importante, per il nostro territorio è la possibilità di potersi dotare di un punto territoriale di emergenza (Pronto Soccorso) attrezzato ed in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze di quasi 100.000 abitanti.
D: Il Movimento 5 Stelle non ha una struttura piramidale e di conseguenza non ha un vertice, ma dei portavoce dislocati sul territorio italiano; eppure la figura di Beppe Grillo viene vista dalla maggioranza della gente come quella del leader, identificando così le sue idee – spesso contraddittorie – con quelle dell’intero movimento. Lei personalmente come si pone di fronte a temi quali: omosessualità, immigrazione e politica economica?
R: È vero, il MoVimento ha una struttura orizzontale e nonostante spesso i media cerchino di fare passare il concetto che Beppe Grillo rappresenti un leader, addirittura un gurù, in realtà non è così. Egli rappresenta un megafono ed un parafulmine ma sopratutto una garanzia, ma non ha alcun tipo di influenza. Prova ne è che il MoVimento 5 Stelle Sicilia ha preparato il proprio programma con la partecipazione di tutti i cittadini attivi, utilizzando per la prima volta in Italia la piattaforma software Liquid Feedback, già usata dal Partito Pirata tedesco ed ha scelto tutti i propri candidati in assemblee pubbliche e dopo averne scrupolosamente valutato i curriculum vitae pubblicati online.
Ed è proprio nel nostro programma che si può trovare la risposta sulla posizione del MoVimento Cinque Stelle Siciliano sul tema dei diritti della comunità LGBT e delle coppie di fatto in genere. Proposte che personalmente mi trovo a condividere totalmente.
Tra le proposte che porteremo in Assemblea Siciliana troviamo l’introduzione di un disegno di legge contro l’omofobia, sul modello della Legge Regionale 52/2009 della regione Liguria, sulle “Norme contro la discriminazione determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”, l’implementazione e l’estensione di norme in materia di walfare e politiche sociali che non discriminino il cittadino per orientamento sessuale o identità di genere, un disegno di Legge per l’istituzione di un registro regionale delle Unioni Civili che rispecchi i principi sanciti dall’Art. 3 della Costituzione Italiana.
In tema di immigrazione le competenze attribuibili alla Regione sono limitate ma anche in questo caso all’interno del nostro programma abbiamo sottolineato la ferma intenzione di promuovere una politica di integrazione tra le culture presenti sul territorio siciliano nel rispetto delle differenze, prendendo come riferimento società di tipo multietnico estremamente integrate come quella londinese. Personalmente sono contrario ai respingimenti forzati, ai centri di smistamento o peggio al reato di clandestinità. Più complesso ed ampio è il tema delle politiche economiche, diciamo per semplificare che non sono per nulla soddisfatto di quanto viene fatto in materia dall’attuale governo Monti.
D: Nelle scorse settimane, si è tenuto a Cefalù il primo confronto elettorale fra i candidati alla presidenza della Regione. C’erano Crocetta, Miccichè, Musumeci e Fava. Assente: il candidato del Movimento 5 Stelle, Cancelleri, per motivi non ben identificati. Si è fatto un’idea del perché non sia stato invitato al dibattito?
R: La cosa si è ripetuta a Catania, per un confronto televisivo su Antenna Sicilia del Gruppo Ciancio.
L’idea che mi sono fatto è che una persona come Giancarlo Cancelleri, dal carattere forte ma dall’indole del buon padre di famiglia, competente ma in grado di parlare la stessa lingua della gente, rischia di mettere seriamente in difficoltà chi è abituato a spendere mille parole per non dire sostanzialmente nulla.
Onestamente non credo al complottismo o a “ordini superiori” ma spesso l’eccesso di zelo da parte di taluna stampa e di taluni organizzatori può portare a situazioni spiacevoli come a Cefalù ed a Catania.
2 commenti
🙂
Buongiorno .. Sono un cittadino catanese . Che in questi giorni sta assistendo ai soliti meccanismi della vecchia e corrotta politica .. Che sono : promesse di lavoro ad persona.. Tipo portami un tot di voti e ti prometto un posto di lavoro. Eccc.. È assurdo che questi politici fanno ancora leva sulla disperazione dei cittadini . Allora dico basta sta gente deve andare a casa. Anzi davanti ai tribunali con giuria popolare… Appoggio il movimento 5 stelle e la vostra lotta . È voterò..