Il Movimento Cinque Stelle è contrario alla caccia.
La vicenda che anima da ieri la scena politica siciliana, che vede protagonista l’assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari, Francesco Aiello, ha dell’incredibile. Siamo fiduciosi che la prefettura e tutti gli organi di polizia locale vigileranno sul rispetto della sentenza del Tar, perché le dichiarazioni dell’assessore, inerenti il proseguo della caccia nonostante la decisione del Tribunale Amministrativo, sono gravissime e giuridicamente infondate. Chi imbraccerà il fucile nei prossimi giorni sarà passibile di sanzioni penali al pari di un bracconiere. Per il portavoce e candidato alla Presidenza della Regione siciliana per il Movimento Cinque Stelle Giancarlo Cancelleri: «Le affermazioni rilasciate in piena campagna elettorale da Aiello sono sintomo di una ricerca spasmodica del voto facile da parte dei soliti politici, che propagandano frasi demagogiche per conquistare fette di elettorato. Ritengo gli appassionati della caccia persone intelligenti che capiranno l’illegalità dell’affermazione e non daranno seguito alle dichiarazioni dell’assessore Aiello».
6 commenti
Il problema della caccia, come ogni altro aspetta della nostra vita sociale, è pieno di ipocrisie e incongruenze. Non si può eliminare la caccia dopo aver incassato balzelli vari, lasciando il problema della costruzione e vendita delle armi e munizioni, così com’è.
Chiudendosi la caccia, cosa succederebbe di tutti gli impieghi correlati all’ambiente venatorio?
Altri disoccupati!
Si, ma è necessario, .. forse.
Io sono con il M5S, ma bisogna avere il coraggio di mettere in fila i problemi, decidere le priorità e non dare l’idea che si possano affrontare tutti contemporaneamente.
In un sistema-paese così sgangherato, la caccia è veramente l’ultimo dei problemi.
io non credo che la difesa dell ambiente e dei diritti degli animali siano l ultimo problema i in un paese che si puo chiamare “civile” nel 2012.
ti invito a riflettere: la stessa mancanza di attenzione che si tende ad avere nei confronti degli animali e dell ambiente, è la stessa che tendiamo ad avere verso il nostro prossimo. E cioè non aiuta affatto a rendere la società più equa.
cordialmente, maria luisa da catania.
Vallo a dire alla mia amica che abita in campagna e da quando è iniziata la caccia viene svegliata alle 5 del mattino dai cacciatori che sparano vicinissimo casa sua ed ha il terrore anche ad uscire di casa…
Ieri sera, a Barcellona P.G. (ME), ho assistito allo spettacolo di Beppe Grillo e non nascondo che mi ha entusiasmato, anche guardando i volti dei candidati mi ero convinto a votarli, ma questa mattina visitando il vostro sito, ho visto il commento che il Vostro candidato alla Presidenza della Regione Siciliana ha fatto, riguardo la situazione della caccia nella nostra Regione, capisco che questo argomento in questo momento difficile non sia la priorità, ma a mio avviso, avrebbe fatto bene a non impelagarsi in queste questioni. Nella Sicilia ci sono 45.000 cacciatori e se qualcuno di loro aveva intenzione di votare il Vostro movimento, leggendo il commento del vostro candidato alla presidenza, sicuramente ci ripenserà.
Ritengo gli appassionati della caccia persone intelligenti che capiranno l’illegalità dell’affermazione e non daranno seguito alle dichiarazioni dell’assessore Aiello»…
Ritengo il candidato alla Presidenza della Regione Sicilia ancora più intelligente di noi appassionati della caccia, considerato il fatto che in Italia si stanno scannando tutti i politici alla ricerca del voto ancora più facile chiedendo a quei pochi sprovveduti che di leggi sull’argomento, in Italia e in tutta l’Europa, ne sanno ben poco.
La caccia è praticata in tutto il mondo da persone sane, intelligenti, libere. E non si sognano minimamente di commentare lo sport praticato da chicchessia e soprattutto nella nostra regione Sicilia, terra ancora di selvaggina autoctona.
Io propongo a tutti i Siciliano L’indipendenza totale dal resto d’Italia, perchè non porta avanti questo proposito il candidato del M5S?
Così, per come dice il Movimento stesso, alla Sicilia ci pensiamo Noi e all’Italia ci pensano Loro.
Saluti, Lorenzo Massaro
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