Ieri sera a Brolo (ME), presso la struttura del Palatenda (dove si è intervenuto Grillo per intenderci) si è tenuto il comizio dell’On. Laccoto in sostegno del candidato alla presidenza siciliana Rosario Crocetta. Vorrei esordire sottolineando che c’eravamo prefissati di dedicare questi ultimi giorni di campagna elettorale alla presentazione di alcune proposte del nostro programma creato con i cittadini, cosa che faremo, ma poiché ci siamo sentiti chiamati in causa, magari a torto, una replica su qualche punto ci è sembrata doverosa. Premetto che non ho potuto seguire tutto il comizio. Per cui mi dedicherò solo dei punti per i quali sono stato presente, cercando di essere il più breve e conciso possibile.
E’ ormai noto a molti osservatori delle dinamiche del web, che specie in questi ultimi tempi, nell’era di internet, un mania molto comune degli italiani è diventato il cosiddetto “Copia e Incolla”.
Per onestà, devo ammettere che sono un amante delle nobili e colte citazioni. Spesso ne faccio uso. Il problema a parer mio è che molti oggi si fanno prendere la mano, finendo con il citare personaggi che pur di avere un po’ di notorietà rischiano seriamente di spararla grossa senza neanche cognizione di causa.
Vuoi perché sono un cosiddetto grillino, vuoi perché, come ho detto, amo le nobili citazioni, ieri sono rimasto colpito dalla citazione a cui si è fatto riferimento nel comizio al Palatenda.
Si tratta della citazione di un giornalista , di cui non pronuncerò il nome, visto che costui si va ad inserire di diritto tra quei personaggi, tanto in voga in questi ultimi mesi, che usano il nome di Grillo e del MoVimento 5 Stelle solo ed esclusivamente per farsi un po’ di pubblicità.
Il punto, a parer mio, non è tanto la citazione, quanto il contesto in cui la citazione è stata pronunciata.
Come evidenziabile dagli stessi curricula pubblicati in rete, tutti i candidati del MoVimento 5 Stelle sono siciliani…anzi sicilianissimi, sono persone che tra l’altro rappresentano la variegata stratificazione socio-economica siciliana.
Io sottolineo questo aspetto perché accanto alla sicilianità, è necessario sottolineare che caratteristica fondamentale di una persona che si vuole occupare della cosa pubblica è è quella di non essere distaccato dalla società reale al contrario dell’attuale classe politica , con i suoi super-stipendi, con i suoi privilegi.
Andando al sodo, l’affermazione che mi ha maggiormente colpito (in negativo) è stato sentire dire che “Grillo non è siciliano”, come se questa fosse una aggravante per Grillo stesso e per il M5S…a questo punto la domanda sorge spontanea….E quindi?
Anche Bersani, presente ad Enna e in giro per la Sicilia fino a qualche giorno fa, è piacentino e non è siciliano…e quindi?
La parte più bella viene ora…sentir dire “non basta venire in sicilia …per vivere in sicilia ci vogliono i cogl…. “. Una frase del genere non ha neanche bisogno di ricevere alcun commento.
Invece in risposta alle illazioni, una riflessione sorge spontanea. Ricordate lo slogan “Per una Sicilia migliore”?
Partendo da esso ci chiediamo, con qualche credibilità oggi si ci vuole presentare agli elettori? Un esempio” locale” è proprio l’On. Laccoto, che è stato membro importante del ex governo Lombardo (vedi articolo….).
Dobbiamo pensare che l‘On. Laccoto e quei molti che oggi sono nella sua coalizione (e stantii in Regione da diversi anni) abbiano avuto poco tempo per realizzare una “Sicilia migliore?”
O più semplicemente non hanno voluto o non sono stati capaci, di realizzare una “Sicilia migliore?”
Riporto infine un esempio “regionale” testimoniato da quanto scritto su Rosario Crocetta da “Blitzquotidiano” :
“Una figura di “rottura” che però in 6 anni di governo non ha risolto granché a Gela, che rimane una città schiacciata dall’inquinamento del polo petrolchimico, dall’abusivismo edilizio e soprattutto dalla disoccupazione. Di qui la sua candidatura a presidente della Regione, sostenuta da una strana alleanza fra gli eredi di un partito che in 60 anni ha governato solo dal 1998 al 2000, il Pd ex Pci-Pds-Ds, e dall’Udc, che ha “regalato” nell’ultimo decennio le presidenze di Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo (ex Udc), e che è erede di quella Dc che in Sicilia ha governato sempre”.
Come fanno questi personaggi a promette una “Sicilia Migliore”?
Lo stesso Crocetta attualmente ricopre la poltrona di parlamentare europeo.
Io che sono solo un attivista e che a stento riesco a coniugare i miei impegni lavorativi con la campagna elettorale in corso, mi chiedo: Come fa l’On. Crocetta ad essere in Sicilia e al tempo stesso a svolgere il ruolo da parlamentare europeo?
Per par condicio la stessa domanda va fatta all’On. Antonino Germanà che essendo un Deputato della Repubblica Italiana è al tempo stesso impegnato in una “dura” campagna elettorale per la Regione Sicilia, che richiede tempo e impegno.
Come per Crocetta, ci chiediamo come l’On. Antonino Germanà, riesce a combinare i suoi impegni parlamentari con la sua campagna elettorale per le regionali o se, nell’ambito della loro candidatura , hanno mai pensato a rinunciare alla poltrona che nel frattempo stanno occupando.
Se l’hanno fatto, e noi non ne siamo a conoscenza, sarà nostra cura prenderne atto.
Concludendo, tornando al comizio di ieri, vorrei dire la mia in merito al riferimento che si è fatto alla SPERANZA a cui i siciliani dovrebbero affidarsi.
In risposta vorrei citare uno dei grandi maestri del cinema italiano. Uno dei grandissimi della cultura italiana. Un personaggio caro a tutti, specie a quella sinistra che oggi non esiste più.
“La speranza di cui parlate è una trappola. E’ una brutta parola, non si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni. La speranza è di quelli che ti dicono (…) state buoni (…) tornate a casa, si, siete dei precari ma tanto fra due, tre mesi, vi riassumiamo ancora, vi daremo il posto. State boni. Abbiate speranza. Mai avere la speranza. La speranza è una trappola, è una cosa infame inventata da chi comanda. In Italia ci vuole qualcosa che riscatti questo popolo che è sempre stato sottoposto. Sono 300 anni che è schiavo di tutti.” Mario Monicelli – 25 marzo 2010″.
Il 28 ottobre il riscatto degli italiani parte dalla Sicilia. Parte dalle elezioni regionali. Parte da un semplice gesto della matita che finalmente permetterà di votare qualcosa di nuovo, di diverso, e permetterà di mandare a casa questa classe politica gerontocratica e totalmente distaccata dalla realtà.
Simone Luca Reale – MoVimento 5 Stelle
2 commenti
carissimo, sono un dirigente pd storicamente “eretico” e non “omologabile” ancora relatrivamente giovane che vive ed opera in Biancavilla (CT). Ti scrivo perchè ritengo opportuno sottolineare ceh alcune tue riflessioni hanno fondamento e ragion d’essere … ma per quanto posto in essere da M5S… non ti illudere di chi sa cosa … dunque taglio corto, sii tu a portare avanti qualcosa di utile, anzi una “something special” direi, e non aspettare altri… il cambiamento vero sei tu! e se ti va di ascoltarmi … un consiglio !! Non aggrapparti solo alla critica seppur motivata o alla polemica storica (…utile, ma non bastevole…) vola sempre alto, col tuo impegno civile e sociale, con i tuoi forse piccoli pensieri, ma veri e realizzabili nella realtà in cui vivi, e indipendentemente da dove andrai a finire … (dopo di oggi e dopo il M5s) sarai un uomo che può camminare a testa alta ! e questo quello che conta ! io mi sento un siciliano orgoglioso-quasi libero, ma non felice, anzi molto preoccupato per il furto del futuro, a cui assisto ogni giorno ! E quel che è peggio e che spesso mi da nausea e rigetto … e che i problemi non hanno la faccia di chi li ha determinati e che spesso si spersonalizza per evitare di arrivare a dire … se posso… ora cambio ! Auguri e buon libero voto !
vincenzo68 hai perfettamente ragione. SOLO CON LA DETERMINAZIONE DI PERSONE ONESTE CON LA GRINTA DI ANDARE AVANTI SI PUO’ SALVARE LA NOSTRA SICILIA.
NO DELOCALIZZAZIONE
RINASCITA DELL’ARTIGIANATO
TURISMO
NO SPRECO POLITICO COME GUADAGNI ALLUCINANTI
COSTRUZIONE AUTOSTRADA SENZA INFILTRAZIONI MAFIOSE
SUCCEDERA???