Siamo arrivati al terzo capitolo della saga Caccia al voto tra “Compaesani”.
In questo giro, tenteremo di descrivere il profilo di Nuccio Ricciardello, candidato Fli, alle prossime elezioni regionali 2012.
Vogliamo ancora una volta sottolineare che il nostro intento non è di “infangare” o “insultare” i politici locali ma solo di stilare (anche con un pizzico di ironia) un profilo approssimativo dei suddetti perché riteniamo fondamentale che i cittadini debbano conoscere coloro che si propongono di governare una Regione come la Sicilia.
Tutto questo si chiama democrazia.
Le persone chiamate in causa possono smentire e/o rettificare nel qual caso trovino inesattezze in ciò che abbiamo scritto.
Nuccio Ricciardello – L’eterna promessa
Visto dall’esterno quella di Ricciarello è una storia che ricorda molto le storie di alcuni calciatori, ovvero di essere “un’eterna” giovane promessa in cerca della prima vera buona stagione. Il sig. Ricciarello muove i suoi primi passi nella scena politica brolese nelle elezioni comuinali del 1997, dove si candida come consigliere comunale nella bizzarra lista stile “Armata Brancaleone” guidata dall’allora Prof. Laccoto.
http://www.sicilia5stelle.it/2012/10/caccia-al-voto-tra-compaesani-atto-ii/
Certo, come già spiegato nella seconda “puntata”, si trattò della competizione elettorale più fortunata della storia del nostro paese, e tale fortuna ha baciato l’allora ventottenne Nuccio (all’anagrafe Cono) che riuscì a vincere il record, rimasto imbattuto fino alle ultime comunali 2012, del maggior numero di preferenza avute. Come ricompensa il neo sidaco Prof. Laccoto, lo volle al suo fianco come Vice . Un ruolo che Ricciardello ricoprì fino soltanto fino al 1999 a seguito di un suo precoce quanto improvviso allontanamento dalla scena politica brolese, sulle cui ragioni ancora ora rimangono perplessità.
Non sapremo mai con certezza le vere ragioni, ma una cosa è certa, nel rigido 4-5-1 del “mister” Prof. Laccoto, la disciplina tattica è fondamentale e chi non la rispetta viene spedito in panchina o ancor peggio non viene rinnovato per la stagione successiva.
Infatti, negli anni che seguirono, questa stessa sorte toccò proprio all’ indisciplinatissimo Nino Ricciardello, il quale tentò di succedere al Prof. nella detenzione della fascia di capitano del Comune di Brolo. Tuttavia, anche negli anni successivi, Nuccio Ricciardello non abbandonò mai l’interesse per la politica, svolgendo il ruolo di sindacalista UGL, e come uomo di fiducia dell’On. Briguglio, ricoprendo diversi incarichi nei gabinetti regionali degli assessorati (turismo e lavoro) gestiti da quest’ultimo.
Ma di Brolo nemmeno il minimo interesse.
Passano gli anni, passa pure il 2002, l’anno delle comunali che vide contrapposti il suo ex Mister e l’allora On. Basilio Germanà, ma Nuccio sembra proprio infischiarsene del suo piccolo comune. Ma improvvisamente, a stretto ridosso delle comunali del 2007, gli assopiti avversari dell’On. Laccoto si svegliarono dal letargo in vista delle elezioni politiche primaverili, e come nei documentari naturalistici, scoppiò una dura competizione per la leadership fra tutti i “maschi dominanti”.
Alla fine la spuntò proprio Nuccio, che si autoproclamò autonomamente vincitore e unico sfidante di Salvo Messina, fedele e devoto pupillo del mister Laccoto per le comunali del 2007.
Ma evidentemente la sua eccessiva sicurezza lo portò a sottovalutare troppo il suo balbettante avversario, e, come nel 2002 fu sbaragliato l’On. Germanà senior, anche Nuccio subì una pesante “Caporetto” con più di mille voti di scarto rispetto al rivale pupillo di Laccoto, Salvo Messina.
Nonostante tutto, all’indomani della batosta, Nuccio dimostrò di disinteressarsi delle decisioni di gruppo o delle consultazioni con i compagni di squadra, dichiarando che il futuro capo gruppo della minoranza comunale brolese sarebbe stato l’ex Presidente del Consiglio Comunale, Nino Ricciardello.
Nessuno mise in dubbio la maggiore esperienza di quest’ultimo rispetto altri colleghi di minoranza per lo più alla prima esperienza. L’ennesima decisione presa con un “colpo di mano” non fu accolta bene da tutti e in particolare dall’allora ventiduenne neoeletto ed inesperto Basilio Scaffidi. Quest’ultimo, un po’ per naturale indole alla contestazione, un po’ perché legato da vincoli di parentela e di amicizia conla famiglia Germanà, si battè per far nominare Irene Ricciardello (cognata dell’On. “Sardina”) quale capo gruppo di minoranza. Fu un errore gravissimo, che spaccò la minoranza in due e compromise inevitabilmente il buon funzionamento di quest’ultima.
Fallito anche questo tentativo, l’ormai non più tanto giovane “talento”, preparò le valige e lasciò nuovamente Brolo e la sua minoranza in balia del loro destino.
Il suo nuovo “mister”, l’On. Briguglio, lo volle con sé alla Regione, nei “suoi” assessorati. Qualcuno se lo aspettava candidato alle regionali del 2008, altri se lo aspettavano ancora una volta contrapposto al devoto e fedele delfino dell’On. Laccoto, ma lui stavolta si tenne lontano dal campo di battaglia.
Ma al suo tutor non seppe dire di no, e quando quest’ultimo gli chiese di candidarsi e di morire valorosamente in battaglia per il FLI, Nuccio lo fece subito e senza batter ciglio decise di candidarsi alle regionali 2012., anche se il suddetto partito oggi (in base ai sondaggi) non supera il 2%…
Se il problema fosse solo il “valoroso suicidio”, tanto di cappello e di rispetto. Bisogna invece ricordare che il Fli è un partito alleato con l’MPA dell’ex Presidente Ar-Raffaele Lombardo. Un partito che difficilmente i siciliani sosterranno in massa dopo lo sfascio a cui ha portato la Sicilia, e che oltretutto, candida quale candidato alla Presidenza della Regione, l’On. Gianfranco Miccichè.
Quest’ultimo, abitudinario assuntore di cocaina per sua stessa dichiarazione (resa nell’ambito di un’inchiesta in cui era sospettato di essere uno spacciatore), si è reso ancora più noto quando nel 2007 dichiarò:
“Falcone-Borsellino, che immagine negativa trasmettiamo subito col nome dell’aeroporto”.
Non contento, l’On. Miccichè, proprio sotto la campagna elettorale, ha tenuto a ribadire il concetto dichiarando: “Continuo ad essere convinto che intitolare l’aeroporto di Palermo a Falcone e Borsellino, significa che ci si ricorda della mafia. L’aeroporto di Palermo lo intitolerei ad Archimede o ad altre figure della scienza, figure positive”.
Alla faccia del senso dello Stato, delle Istituzioni e degli uomini che le hanno rappresentate con onore!
Ma ritorniamo a Nuccio, l’ormai non più giovane promessa politica.
Dobbiamo ammettere che risulta difficle trovare argomenti convincenti per fornigli una preferenza, visto che siamo profondamente convinti che oggi, per la nostra bellissima terra siciliana servano proposte e soluzioni concrete. Credibilità. Novità. Tutti ingredienti che Nuccio Ricciardello, e l’alleanza di cui fa parte, a nostro parere non possiede.
Inoltre, come dice lo stesso Ricciardello nei suoi “santini” elettorali, ci vuole più Azione, ci vuole qualcuno che dia più occupAzione.
Ci perdoni anche Lei per le nostre possibili dimenticanze su ciò che ha fatto o su ciò che non ha fatto. Come ribadito per i precedenti profili brolesi analizzati, noi l’invito a risponderci e a smentirci sul web (o ovunque lei vorrà) lo abbiamo fatto e, adesso, lo riproponiamo, convinti che Lei sia incline al libero e democratico confronto anche quando il rischio è di esporsi ad eventuali critiche.
Sarà un vero piacere.
Nonostante la completa diversità di vedute politiche e la differente lettura in merito alla coalizione guidata da Gianfranco Miccichè, diamo atto a Nuccio Ricciardello di essere una persona intellettualmente onesta e disposta al corretto confronto democratico.
Ricciardello è stato l’unico candidato dei tre brolesi che aspirano ad una poltrona all’Ars a rispondere! E per questo gli facciamo i complimenti! Ovviamente noi continueremo a metterlo in difficoltà ponendo interrogativi .. Tutto questo si chiama democrazia …
Simone Luca Reale; Basilio Scaffidi
Il Grillo Dei Nebrodi – MoVimento 5 Stelle Sicilia