I giovani sono scesi in piazza in tutta Italia, anche in Sicilia. La “politica”, come al solito, dice di essere pronta al dialogo ma intanto manda i poliziotti in assetto anti sommossa per prevenire incidenti. Certo, ovunque nelle grandi manifestazioni ci sono teste calde, ma la strategia che l’antipolitica che ci governa sta attuando è chiara: invece di parlare dei problemi dei giovani, causati da questa casta di finti politici, parla dei problemi che i giovani causano protestando. Ovviamente per loro il problema siamo noi che protestiamo, mi sembra ovvio!
Ladri di futuro e ladri di sogni, non solo ladri di soldi: questi sono i “politici”, coloro che stanno derubando noi e i nostri ragazzi. Cosa chiedono infatti i giovani in tutta Italia? Potere sognare un futuro diverso, fatto di possibilità non di paure. Perché i giovani, e non solo i giovani, sono certi che se la casta che abbiamo al potere continuerà a stare al potere nessuno avrà un futuro, tranne i ladri di futuro. Ecco perché il MoVimento Cinque Stelle sta dalla parte dei giovani.
Certo, magari qualcuno potrà pensare che questi giovani siano soltanto degli esagitati che non capiscono quanto di buono sta facendo l’attuale governo: allora, invece di parlare dei giovani, parliamo di oltre 120 economisti francesi che il 2 ottobre, tramite il giornale Le Monde, hanno presentato un appello (in italiano) contro il Fiscal compact, la legge marziale finanziaria voluta da Bruxelles (non ratificata dal Regno Unito…). Invece di punire i ladri Bruxelles punisce i poveri.
I vecchi “politici” siciliani parlano di questo? Parlano del fatto che loro non sono altro che i galoppini dei partiti che hanno rubato sogni e futuro ai nostri ragazzi? No, loro continuano a raccontare favole per fare in modo che la gente non si svegli, perché più noi dormiamo più loro rubano. C’è solo un modo per dire basta ai ladri di soldi, sogni e futuro: il 28 ottobre noi siciliani possiamo farlo.
Candidata all’Ars
M5S – Palermo
1 commento
Infatti ed è per questo che sono nato all’estero, perchè nessuno ha ascoltato i miei genitori 40 anni fà. Nessuno era li alla stazione di Stoccarda