No alle estrazioni nella Valle del Belice. Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars, raccogliendo le istanze dei comuni della zona e del comitato No Trivelle, ha dichiarato guerra alle attività di estrazione nell’area del Trapanese e ha chiesto al governo regionale di revocare le autorizzazioni già rilasciate, di fermare le attività di ricerca in corso e sospendere i procedimenti ancora in attesa di autorizzazione.
Per stoppare le trivelle i 15 deputati stellati, primo firmatario il presidente della commissione Ambiente Giampiero Trizzino, hanno presentato una mozione all’Assemblea, preparata assieme all’ingegnere Mario Di Giovanna e ai dottori Giuseppe Palazzolo e Alessia Cerzoso, esperti in diritto dell’ambiente.
La mozione prende le mosse dalla pubblicazione su alcuni quotidiani dell’avviso per la ricerca di idrocarburi, denominato Masseria Frisella, in un area di 681,66 Kmq in piena Valle del Belice, per il quale, nonostante l’opposizione di numerosi comuni della zona, è arrivato il parere favorevole dell’Urig, l’organo di vigilanza nel settore estrattivo.
“Lo sfruttamento industriale del territorio, ed in particolare l’estrazione di idrocarburi – si legge nella mozione – comporta rischi di incidenti, di sversamenti e inquinamento delle falde acquifere e dell’aria, ed è incompatibile con lo sviluppo economico ed ecosostenibile che l’area della Valle del Belice ha da anni intrapreso con successo. E’ inoltre penalizzante per la popolazione che ha già scelto di contribuire allo sviluppo del Paese con l’installazione nel proprio territorio di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”.
Il procedimento avallato dall’Urig inoltre presenterebbe irregolarità di carattere amministrativo.
La mozione approderà in Aula a fine mese.
9 commenti
Bravissimi!
Da internauta non mi viene difficile conoscere le iniziative dei 15 M5S all’ARS…e sono orgoglioso per aver contribuito quota parte al loro successo… Ma il problema é un altro… Bisogna trovare il modo per informare tutti i siciliani del loro lavoro… Purtroppo l’informazione piegata ai poteri forti non rende giustizia alla verità… Forza…avanti così…
Condivido la mozione dei consiglieri Del M5stelle presenti nell’ARS, che si stanno dimostrando attivi nella difesa dell’ambiente.
Bravi dalle parole finalmente ai fatti, faccio parte del comitato no trivelle belice e del movimento 5 stelle di Partanna, luogo dove si è tenuta un’assemblea del comitato no trivelle belice, sono una delle organizzatrici e moderatore del dibattito, il nostro lavoro e quello dei tanti componenti e cittadini hanno un seguito pratico, con la prima mozione all’ARS del M5S per fermare le trivelle nel belice
L’estate scorsa ho trascorso alcune settimane a Gibellina ed ho avuto modo di visitare la valle del Belice o meglio il deserto del Belice fatto di allucinanti installazioni cosidette d’arte, paesi come Salemi, Salaparuta e tanti altri di cui non ricordo neppure il nome tanto erano anonimi e “spaesati”!
Enza Gioia deve avere occhi acutissimi per vedere del bello in paesotti come Partanna dove, dopo 45 anni dal terremoto i principali luoghi storici sono ancora o diroccati o puntellati!
Il Belice ha fagocitato centinaia di miliardi e i belicini hanno usato le provvidenze ai terremotati per consumare territorio con spregevoli architetture poi completamente abbandonate perchè non esiste alcuna possibilità di lavoro.
Mi domando a cosa serva il furore ambientalista di Trizzino che mi sembra non sia mai andato a visitare i luoghi per i quali presenta mozioni di opposizione alla creazione di posti di lavoro ed eventualmente di sviluppo, anche se la ricerca di idrocarburi non sembra essere il miglior futuro!
condivido quanto evidenziato, le battaglie si vincono con i risultati sul campo,le problematiche evidenziate, colpiscono nella buona fese la collettività attestarsi
b nostro territorio
attaglie per autogenerare
problematiche non influisce sulla crescita del
scusate, riprendo il primo commento poichè non comprensibile causato dal refluo della scrittura.
condivido quanto scritto da Gioele. Sicuramente si dovrà far causa ai paesi produttori di idrocarburi che permettono ai ben pensatori dei Grillini di spostarsi con automezzi e quanto altro conducibile per vivere in una società che abbisogna con quotidianietà delle risorse oggetto della contestazione.
Per Salvatore: non che il secondo commento sia più chiaro del primo, comunque la condivisione del pensiero di Gioele che mi pare di aver capito non sia di queste parti, la dice lunga sul concetto che avete di preservare il territorio dagli scempi che l’estrazione petrolifera porterebbe. Basilicata docet! Senza contare che non vi sarebbe alcun vantaggio economico per la popolazione locale
Sono d’accordo con lo stop alle trivellazioni però bisognerebbe pensare all’utilizzo di nuove tecnologie per farsi che le Popolazioni si spostino con altri sistemi trasporto non inquinanti per l’ambiente come : autovetture a metano o gas e altro