La Uat avrebbe dovuto supportare il Patto dei sindaci nell’attuazione dei piani per l’energia sostenibile. Ma una recente delibera di giunta ha istituito l’omologa “Cabina di regia”.
Una struttura costosa per le casse della Regione che ne soppianta un’altra meno cara e con le procedure per il reclutamento del personale abbondantemente avviate.
Il gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle vuole vedere chiaro nella faccenda dell’ Unità di assistenza tecnica (Uat), finita, a quanto sembra, in un binario morto. Per questo ha presentato all’Ars un’interpellanza al Presidente della Regione e all’assessore dell’Energia, firmata dai 15 deputati a palazzo dei Normanni per capire i perché di “una scelta politica che non ci trova d’accordo”.
La Uat era stata creata nel 2011 (con tanto di bando dell’Assessorato all’Energia) per supportare, nella stesura dei Piani di azione per l’energia sostenibile (Peas), i 390 comuni siciliani che aderivano al Patto dei sindaci.
La Regione aveva anche avviato la ricerca dei 14 esperti nel settore delle rinnovabili e delle politiche europee per l’energia che avrebbero dovuto far operare la Uat e, lo scorso settembre, aveva perfino approntato la graduatoria degli ammessi al colloquio, finora mai arrivato.
E’ arrivato, invece, un nuovo provvedimento della Regione, che sembra dover soppiantare la Uat: la “Cabina di regia per il monitoraggio del Patto dei sindaci”, istituita con delibera della giunta regionale di governo del 30 novembre del 2012.
“Non contestiamo gli obiettivi – dicono i deputati del Movimento – ma il modo di operare. Vogliamo capire perché invece di procedere al completamento della selezione per la Uat si è costituita questa Cabina di regia che potrebbe anche pesare non indifferentemente nelle già asfittiche casse della Regione. Sembra infatti che la nuova struttura sia composta da due figure esterne all’Amministrazione, mentre gli esperti della Uat sarebbero stati a costo zero, in quanto interamente a carico dei Fondi strutturali”.
I parlamentari M5S voglio pure capire quali siano stati i criteri di scelta dei componenti della Cabina “per i quali non c’è stata evidenza pubblica”.
Se la Cabina dovesse sostituire la Uat per il Movimento si potrebbe configurare pure il danno erariale. Per la selezione dei 280 curricula arrivati per la Uat la Regione ha infatti costituito una commissione d’esame che ha lavorato dietro compenso.