Il Vice Presidente dell’Ars Antonio Venturino avvia mappatura dei beni in Sicilia ed annuncia il coinvolgimento di organizzazioni estere, dell’università e dei privati per la gestione dei siti
Carte prepagate per l’acquisto on line di pacchetti turistici in Sicilia, mappatura dei beni culturali esistenti, superamento della logica dei finanziamenti a pioggia da parte della Commissione Europea per iniziative talvolta slegate tra loro per promozioni turistiche locali ed ancora, dimore storiche aperte ai turisti con sgravi fiscali per i proprietari, nuova sinergia tra pubblico e privato e razionalizzazione di costi e personale per la gestione dei siti.
Il Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Antonio Venturino, forte di una lunga personale esperienza culturale internazionale, avvia una vera e propria rivoluzione per la gestione del Turismo in Sicilia, terra che ospita una enorme percentuale di beni culturali tanto a livello nazionale, quanto a livello di bacino mediterraneo. Parte da questo assunto, l’impulso che Antonio Venturino sta portando avanti mettendo attorno ad un tavolo i principali attori della gestione dei beni culturali siciliani, oltre che privati ed organizzazioni internazionali. Venturino ha sin dai primi giorni del suo insediamento richiesto agli uffici competenti una mappatura dei siti culturali siciliani, chiedendo contezza della loro gestione, dallo stato di conservazione alla vendita di ticket d’ingresso, dal numero del personale alle stesse condizioni di conservazione e valorizzazione. Dati necessari all’avvio di un progetto teso alla creazione di Ambiti Ottimali (secondo i dettami dell’Unione Europea). Ambiti che saranno non legati ad un singolo sito ma costruiti attorno ad un territorio che potrebbe includere più siti collegati fra loro. “La Regione Siciliana – dichiara Il Vice Presidente Venturino – pur avendo un importante demanio culturale versa ancora in una situazione di arretratezza normativa che negli anni ha portato a trascurare il codice dei beni culturali. La mia idea è quella di affidare a fondazioni che operano a livello internazionale, la gestione integrale dei nostri ‘Luoghi della Cultura’, ritengo ancora una assurdità il fatto che i turisti che arrivano in Sicilia, spesso trovino porte sbarrate all’ingresso di siti archeologici, musei ed altri luoghi di interesse culturale per carenze di gestione”. Nel vagliare le opportunità per la realizzazione di questo progetto, è emersa l’idea della stesura di un bando indirizzato alle fondazioni che operino a livello internazionale. L’attività di coordinamento potrebbe essere affidata alla Fondazione FEDERICO II vero braccio culturale dell’Ars che possiede know-how e personale qualificato in grado di operare in sinergia con il mondo universitario. Il progetto che potrebbe essere denominato “I Luoghi della Cultura”, potrebbe essere una fattiva soluzione per la riqualificazione e l’impiego dell’universo dei precari. Il progetto prosegue passo dopo passo con una serie di incontri convocati dal Vice Presidente Venturino.
Prossimo appuntamento è in calendario per Lunedì 11 Febbraio 2013.
5 commenti
Bisogna agevolare e sviluppare il turismo in Sicilia, in quanto ci sono strutture ricettive in posizioni incantevoli sul mare e organizzare politiche di sviluppo del turismo abbinato a servizi per i clienti. Propongo di monitorare le attività turistiche della nostra regione e fare delle convenzioni, indirizzare la clientela nella nostra regione. Portiamo l’acqua al nostro mulino, sono sicuro che arrecherà giovamento al benessere siciliano.
Il turismo culturale, abbinato a quello balneare estivo, e’ la soluzione per lo sviluppo in sicilia. Ogni iniziativa veramente costruttiva e’ ben accolta. Buon lavoro.
Io ho sviluppato un software per la gestione dell’informazione turistica, se posso essere d’aiuto conttatatemi
Le “fondazioni” a cui vuoi affidare la gestione dell’emozionante visione dei “Luoghi della Cultura” sono simili alle bancarie in cui poi si mettono gli amici? E che poi fanno i fatti loro? E che poi noi dobbiamo pagare con i nostri soldi?
Le carte prepagate te le inventi tu? Le rilascia la Regione? Saranno come la “social card” che è costata più in card, lettori, banche coinvolte, società di emissione che per i miseri 60€ che danno al mese e certamente lo Stato, come comunità. ci avrebbe guadagnato se metteva sti 60€ nei c/c degli aventi diritto invece di regalare milioni agli amici di T/com, Poste e varie negli appalti.
A chi darete questa “innovativa” e risolutiva idea per il turismo delle carte pre/pagate? Che poi ti avverto esistono già, a migliaia. Solo che per usarle per comperare, devi essere interessato a comperare il prodotto. O servizio.
E questa “tua” idea, avresti voglia di compartirla e discuterla – magari prima – con noi che ti abbiamo sostenuto ed eletto, o nà vorta che sei seduto in poltrona, sei divenuto onniscente e .. selfish?
Sai quante idee ci sono che la gente normale non può neanche pensare seriamente perchè poi ha il dovere di portarle ad essere ma non ha il modo pratico e finanziario per farle? E moltissime, onestamente, sembrano molto più innovative delle tue, a dire il vero!
Idee, le tue, che sono, trite e ritrire. Gli ATO, gli Ambiti Territoriali Ottimali sono stati poltronifici che non sono serviti a niente se non a rubare. E tu parli di “ambiti cultura ottimali”. Chi ci si deve sedere?
Le fondazioni sono servite sempre a dare poltrone agli amici, e tu parli di rifarle. La Federico II è stato/è parcheggio per trombati per anni, per incompetenti raccomandati, non serve a niente, è uno stipendificio.. e la valorizzi come luogo di know-how che potrebbe fare chissà che????
Venturino ma che strada ti stai preparando??
Mi sa che vi state sconnettendo dalla realtà e cominciate a parlare come “politici”, nascondendovi semanticamente dietro “cittadino portavoce”.
Avessi almeno agito in maniera anglosassone – visto che hai esperienza internaziona – dicendo: “ho chiesto di avere questi dati entro XX periodo. I risultati dovranno indicare QUESTO. Se non ci sarà tale risultato, SI FARA QUESTO. Ecc ecc”.
Insomma, un po’ di serietà nel dire/fare le cose puttosto che sempre pensare che che sbaviamo e ci emozioniamo per le “buone intenzioni”.
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Ah, ovviemente la gestione di Luoghi della Cultura, con annesso personale incompetente, sarà sempre a carico della Regione, immagino.
Ritengo sia vantaggioso operare nell’ambito dei beni culturali con fondi internazionali mirando l’intervento nel territorio, sia piccolo come per un rudere, che grande come per un centro storico abbandonato per poter concretamente intervenire e ricostruire un’economia reale e migliorare la qualità della vita.
Il personale della Regione Siciliana è composto anche da lavoratori che operano per il bene comune. Con un progetto del genere si dovrebbero finalmente riaprire le assunzioni pubbliche per custodi guide turistiche ed il personale necessario per realizzare questo sogno.