La diretta streaming della commissione Ambiente si arena davanti al numero legale. Ciaccio: “Chiederemo la decadenza dei deputati assenteisti”.
La questione, messa al quarto punto dell’ordine del giorno dal presidente della Commissione, il 5 Stelle Giampiero Trizzino, si è bloccata davanti alla richiesta del numero legale, avanzata dal deputato PD Concetta Raia.
“Evidentemente – afferma Trizzino – questo è l’interesse che i nostri deputati hanno per la trasparenza, visto che ben 10 dei 15 componenti non hanno ritenuto di dovere presenziare”.
Durissimo l’attacco di Giorgio Ciaccio, il deputato M5S che ha portato avanti la battaglia per portare le telecamere nelle commissioni, incassando il “sì” per le riprese in commissione Bilancio: “Le commissioni sono spessissimo disertate senza che accada nulla. Chiederemo il report ufficiale delle presenze per vedere se, ai sensi dell’articolo 36 del regolamento, ci sono i presupposti per la censura dei deputati assenteisti e, addirittura, della decadenza. L’articolo, infatti, prevede che il deputato non può assentarsi, senza giustificato motivo, per tre volte di fila, pena la censura prima e, in caso di ulteriore assenza ingiustificata, la decadenza”
3 commenti
OTTIMO ! Buon lavoro
Sono curioso di vedere come si lavora in Commissione Ambiente e che direttive dà.
Ho l’impressione che tanti dei Deputati eletti quest’anno e di quelli degli anni passati nella nostra Isola non abitano in Sicilia, considerando in che condizione ci troviamo, per meglio specificare spazzatura dapertutto rifiuti edili nelle strade dei boschi, per non parlare delle famose case abusive che di questi tempi se le possono permettere per lo più chi ha potere nei Comuni parenti di consiglieri, ingegneri, etc. per non parlare degli enti Beni Paesagistici e Guardie Forestali, che in piena zona a vincolo paesagistico non si sa come è successo un pino italico di almeno 25 metri misteriosamente si e seccato e guarda caso al posto dell’albero hanno fatto un edificio di tre piani metri 12 di altezza perfettamente squadrato tutto in cemento una sorta di cubo di color cemento ed arancione, dove nella stessa zona il vincolo in altezza è di metri 4 e le coperture debbone essere in coppi siciliani.
Domanda ma i controllori come facciamo a controllarli????????
UN DEGRADO AMBIENTALE DA AFFROTARE
Cerchiamo di renderlo pubblico con semplici parole.
Il Sig. XXX è proprietario di un lotto di terra ACQUISTATO NEL 1965, mentre il Sig. YYY è proprietario di un altro lotto di terra ACQUISTATO NEL 1980.
Nell’atto di compravendita, entrambi i lotti risultano non edificati, i due lotti sono confinanti, e si trovano ad una distanza inferiore dai 150 m dalla battigia (cioè prossimi alla riva del mare); la località è Scoglitti, una frazione di Vittoria (RG).
Nel 1981 entrambi i proprietari realizzano, abusivamente, un villino.
Dal 1985 in poi subentrano Leggi statali e regionali che riguardano la “sanatoria” dei fabbricati abusivi, COSA ACCADE ?
I due Sigg. XXX e YYY presentano una richiesta PER SANARE i due fabbricati.
Il Sig. XXX dichiara di avere costruito prima del 1976, (epoca nella quale è subentrata una legge regionale che impone un vincolo di inedificabilità ad una distanza inferiore a 150 m dalla “costa” del mare, per capirci), e ottiene la concessione edilizia in sanatoria.
Il Sig. XXX può eseguire questa falsa dichiarazione in quanto non vi sono elementi apparenti che la contraddicono.
Il Sig. YYY non può fare questa dichiarazione, in quanto nell’atto di compravendita risulta che nel 1980, quindi dopo il 1976, ha acquistato un terreno non edificato.
RISULTATI:
Il Sig. XXX oggi è proprietario di un villino “regolarizzato”, mentre il Sig. YYY è proprietario di un villino tutt’oggi abusivo, quindi di fatto privo di valore commerciale. Inoltre la pubblica amministrazione, “il comune” per intenderci, ha provveduto alla costruzione di strade, illuminazione, acquedotto, ecc. diciamo con termini semplici, ha provveduto per la costruzione di quelle opere che rendono il quartiere “completo”.
Da un punto di vista etico, i due signori si sono comportati nello stesso modo, da un punto di vista “ambientale” tra i due casi non vi è alcuna differenza, da un punto di vista sostanziale invece i due signori si trovano in una posizione MOLTO DIVERSA.
PUNTUALIZZO CHE casi come quelli sopra accennati, in Sicilia ve ne sono a migliaia.
Per legge il fabbricato del Sig. YYY deve essere demolito, PERO’ siccome tale demolizione investirebbe MIGLIAIA DI FABBRICATI, di fatto, (e credo non a torto, visto che dietro ogni fabbricato vi sono risorse economiche dei siciliani), non si provvede, le varie pratice DORMONO nei cassetti dei Comuni.
In barba agli “ambientalisti”, CHE STUPIDAMENTE NON MOLLANO, e tra poco dirò perché “stupidamente”, anche altri signori hanno costruito “abusivamente” mascherati dalle tantissime costruzioni abusive già presenti.
Qualcuno, giustamente, potrebbe osservare che per una questione di legalità sarebbe giusto demolire i fabbricati abusivi.
A questo commento rispondo che il fenomeno dell’abusivismo spesso si è sviluppato per la presenza di una pubblica amministrazione incapace di redigere un Piano Regolatore, o anche dietro la decisione di politicanti opportunisti che per clientelismo hanno fatto finta di non vedere: sarebbe stato il caso di intervenire molto prima del completamento delle opere abusive.
Per questo motivo allontaniamo dalla nostra mente, come principio base, la questione della legalità, AFFRONTIAMO CON REALTA’ E CON ONESTA’ INTELLETTUALE QUESTO PROBLEMA.
Abbiamo anche assistito alla emanazione di qualche legge regionale, la quale, mi pare, rende possibile l’acquisizione dei fabbricati abusivi da parte del “comune”, ecc. ecc., e ciò di fatto PER risolvere IL PROBLEMA, dando in locazione all’originario proprietario la “casa” abusiva.
CHIEDO A QUALSIASI AMBIENTALISTA, PERCHÉ QUEL FABBRICATO ABUSIVO, SE DEL “COMUNE” VA BENE, MENTRE SE DELL’ORIGINARIO PROPRIETARIO VA MALE ?
Risposta: politica all’italiana, la politica dello “struzzo” che nasconde la testa, che non vuole vedere !!
SONO PASSATI PIU’ DI TRENTA ANNI e la situazione è immobile, i fabbricati abusivi sono tutti in piedi, gli AMBIENTALISTI sono soddisfatti
SUPPONIAMO CHE IO SIA UN TURISTA, venuto in Sicilia, e arrecandomi in questi quartieri, COSA VEDO?
Vedo le bellezze naturali, come il mare, la costa, un quartiere con fabbricati IN PERFETTO STATO DI MANUTENZIONE, villini gradevoli INTERCALATI DA CASE FATISCENTI, BRUTTE, CHE STANNO QUASI CADENDO.
Da turista chiedo, come mai l’ambiente è così DEGRADATO ?
RISPOSTA: questo perché gli “ambientalisti”, (E NON CHI AMA VERAMENTE L’AMBIENTE), non hanno lasciato altra scelta: il Sig. YYY, cosciente che il suo fabbricato non vale nulla, e che rischia di essere demolito, quale interesse può avere nell’investire, (eventualmente rilanciando anche un settore oggi fortemente in crisi), per migliorare il “proprio” fabbricato ?
PARADOSSO: qualcuno ha affermato che il problema dei fabbricati abusivi costruiti nella costa è stato COSI’ RISOLTO: cadranno spontaneamente a terra, evitando la loro demolizione.
Da turista incompetente, MA CON CERVELLO, insisto, ma CHI AMA VERAMENTE L’AMBIENTE non avrebbe potuto agire sanando quei fabbricati e prescrivendo LAVORI PER RENDERLI GRADEVOLI, COMPATIBILI CON L’AMBIENTE ? Dietro questa iniziativa non potrebbe sorgere una occasione per affrontare la attuale crisi economica rilanciando un settore, E CREANDO QUELLE CIRCOSTANZE PER MIGLIORARE CIO’ CHE OGGI ESISTE, ED E’ DEGRADATO, RENDENDOLO BELLO ?
(OVVIAMENTE IL PROBLEMA DOVREBBE RIGUARDARE SOLO le migliaia di costruzioni che già hanno inoltrato le richieste di sanatoria, mentre le altre resterebbero da demolire, ma non sulla carta, ma realmente, anche per dare un segno di legalità.)
RISPOSTA: no ! In Italia amiamo l’ambiente e la legalità.