Petrolieri, proprietari di cave e di industrie di imbottigliamento dell’acqua nel mirino degli emendamenti del Movimento Cinque Stelle all’Ars. I deputati M5S di Palazzo dei Normanni hanno presentato alcuni emendamenti alla Finanziaria che puntano a far cassa e al contempo a disincentivare l’estrazione di idrocarburi o dalle cave e a ridurre la commercializzazione dell’acqua in bottiglie di plastica.
Il blitz in casa degli “intoccabili” frutterebbe quasi trentadue milioni di entrate aggiuntive, che arriverebbero tassando o aumentando le royalties su idrocarburi, acque, cave e combustibili.
“Finora – dice il deputato Claudia La Rocca – la Sicilia è stata saccheggiata praticamente senza contropartita o con contropartite misere. Si pensi, ad esempio, all’attività di estrazione dalle cave, che finora ha prodotto zero entrate a fronte di ben 557 cave attive, o al pet-coke (una sorta di combustibile) per l’uso del quale finora non è stata prevista alcuna tassa o sanzione”.
Una mini rivoluzione è prevista dagli emendamenti a Cinque Stelle anche sul fronte acque minerali, la cui estrazione ha finora prodotto un attivo per la Regione di soli 900 mila euro, a fronte dei 2 milioni e mezzo previsti dagli emendamenti dei 5 Stelle.
L’emendamento presentato da La Rocca e dagli altri quattordici parlamentari stellati prevede infatti un aumento del canone relativo sia agli ettari utilizzati che all’acqua estratta, con sconti per chi imbottiglia in vetro o per chi pratica la politica del vuoto a rendere.
“Quest’ultimo – sottolinea Claudia La Rocca – è un aspetto importantissimo, se si pensa che in Italia l’acqua in bottiglie di plastica comporta l’uso di 365 mila tonnellate di PET, che comportano enormi costi di smaltimento, considerando che in regioni come la nostra non esiste un sistema di riciclo dei rifiuti efficiente”.
E’ sul fronte degli idrocarburi, però, che si avrebbero i maggiori vantaggi dai correttivi alla Finanziaria. L’emendamento preparato in casa 5 Stelle prevede infatti il raddoppio delle royalties (che passerebbero dal 10 al 20 per cento) e l’eliminazione della franchigia.
Se dovesse arrivare il via libera, le entrare per la Sicilia in quest’ultimo ambito raddoppierebbero, passando dagli attuali quasi 19 milioni di euro a circa 38 milioni.
6 commenti
Ragazzi in linea di principio ok , ma attenzione agli eventuali aumenti che sicuramente ne deriverebbero. Nn se ne può più
La gente deve imparare a usare l’acqua del rubinetto. Fategli pagare quella in bottiglia cento euro al litro e vediamo se questa cosa entra in testa…
Se poi ci sono zone dove manca l’acqua si provvederà a degli sconti.
In linea di principio il discorso vale ma attenzione a non farla diventare una tassa indiretta.
Si potrebbe modificare in questo modo:
Per l’estrazione degli idrocarburi distribure sotto forma di sconto su benzina, gasolio, metano ecc.., l’aumento della royalties solo per la quota di idrocarburi estratti da società con raffinerie e/o di distributori ubicati in Sicilia. Mentre per la quota.parte che sarà esportata le compagnie verserà no le royalties alla regione.
Stesso discorso per le società di imbottigliamento. Per quest’ultime l’aumento potrebbe significare perdita di competitività nei confronti delle società continentali. Per quanto riguarda le bottiglie di vetro al posto di quelle in plastica, sarebbe opportune spingere sulla raccolta differienzale e al riciclo della plastica. Il vetro comporterebbe un aumento della produzione di co2 per il.loro trasporto, in quanto più pesante, e per il suo riciclo
Basterebbe controllare per un giorno all’uscita di una qualsiasi cava di inerti e si capirebbe di quanto materiale esce non dichiarato che a sua volta alimenta dei lavori abusivi.
Vedete un pò!!!!
Ragazzi avete fatto bingo! E’ questa la direzione giusta su cui spingere: incentivazione/disincentivazione, niente divieti. In questo modo si orienta il mercato. Ed oggi, ahimè, è ilo mercato che detta le regole industriali e i rapporti sociali.
Le nuove leggi con limiti, lacci e laccioli servono soltanto ad alimentare la corruzione.
Bravi, bravi.
sugli idrocarburi non capisco dove sta il saccheggio, considerato che le royalties sono simili a quelle delle altre regioni (7-10%) e la franchigia è anzi un arma per convincere le società a venire ad estrarre qui…guardate che ad esempio a ragusa ci lavorano una ventina di padri di famiglia nei pozzi, più un centinaio con l’indotto..se questi decidono di andar via perchè da noi nn conviene più estrarre, sarete voi del movimento a dargli da mangiare a questi operai?