I tavoli di lavoro, ai quali sono stati presenti diversi operatori del settore turistico da tutta la Sicilia,
pubblici e privati, rappresentano il primo passo operativo del Forum con l’obiettivo di indicare le linee
guida verso la soluzione di problemi comuni. Tali tavoli, con incontri reali o virtuali, continueranno a
lavorare al fine di presentare delle proposte operative direttamente applicabili dai vari operatori o dei
disegni di legge da presentare all’ARS.
Da notare che già da queste prime proposte emergono dei punti di convergenza, per esempio sulla
necessità di un portale sul turismo e sulla gestione coordinata della promozione.
Tavolo 1
Formazione. Qualità globale. Strumenti di feedback.
Formazione globale sul turismo: deve essere presente a vario livello in tutte le scuole; si vuole quindi
lavorare su un DDL sulla formazione turistica.
Progetto “Erasmus dei dipendenti“: riguarda lo scambio di lavoratori dipendenti del settore con altri
operatori turistici esteri in modo da acquisire professionalità impossibile da acquisire lavorando solo in
Italia; si vuole estendere tale idea anche ad un “Erasmus dei dipendenti pubblici” che si occupano di
turismo, in modo da capire cosa e come è realizzato altrove.
Portale siciliano sul turismo: deve anche permettere di dare dei giudizi sulle strutture e sugli
operatori turistici, in modo che gli operatori pubblici e privati possano immediatamente avere un
feedback.
“Non bisogna costruire ma valorizzare“: nel senso che per sviluppare il turismo in Sicilia non
servono nuove costruzioni perché bisogna puntare sulla valorizzazione, in termini di sviluppo sostenibile
(quindi di turismo sostenibile) di ciò che abbiamo, che è un patrimonio unico.
Tavolo 2
Turismo accessibile. Viabilità. Turismo portuale (crociera, diporto e pesca).
Accessibilità ai trasporti: intensificazione e ottimizzazione delle reti stradali, ferroviarie, marattime e
aree; abbattimento dei costi di trasporto attraverso gli strumenti legislativi (strategia degli sgravi fiscali).
Accessibilità alle informazioni: istituzioni di infopoint multilingue, anche informatici, che consentano
assistenza a turisti 24 ore su 24.
Accessibilità ai siti: abbattere le barriere architettoniche per consentire ai disabili la possibilita di
godere della citta e dei siti d interesse turistico.
Accessibilità alle professioni: snellire la burocrazia relativa alle cessioni di licenze delle attività
turistiche. Aumentare i bandi di concorso relativi alle certificazioni delle figure professionali. Creazione di un portale pubblico accessibile a tutti gli operatori dove si incontrano domanda e offerta turistica, munito di
sistema di feedback.
Tavolo 3
Visibilità in rete. Visibilità all’estero. Carta dei servizi e di promozione.
Piano integrato di marketing turistico: è al momento inesistente e tale assenza è considerata
critica per lo sviluppo del turismo, nonostante se ne discuta da un anno; tale piano deve integrare tutte
le nuove tecnologie garantendo una presenza in rete che al momento è praticamente inesistente, e
deve permettere una precisa pianificazione del viaggio. Il piano deve anche riguardare la promozione
estera, al momento inefficace ed inefficiente, e un nuovo metodo di organizzazione delle fiere turistiche
in Sicilia che non sia orientato a fare cassa da parte dell’organizzazione ma che abbia come obiettivo la
riduzione dei costi per gli operatori, la qualità degli operatori presenti, la qualità del materiale e che sia
multilingue (almeno inglese, francese, spagnolo e tedesco), l’accesso gratuito da parte delle istituzione
regionali e loro organi ai database turistici.
Piano di comunicazione integrata del brand: il brand Sicilia ha un valore enorme che al momento
non è sfruttato anche perché lo stesso è pubblicizzato in modo non integrato. Serve quindi studiare
un’apposita comunicazione del brand che porti all’ottimizzazione dello stesso; rientra nella comunicazione
anche la predisposizione di apposito materiale informativo studiato per i turisti, multilingue, che è quasi
totalmente assente;
Carta dei servizi: serve uno strumento che permetta al turista di accedere facilmente ai principali siti
turistici.
Tavolo 4
Turismo culturale e della tradizione popolare (monumenti, musei, enogastronomia, teatri,
sagre e folklore).
Identità culturale: occorre riaffermare la cultura siciliana in tutti i settori Turismo, BB.CC., Agricoltura,
etc.
Insistere su tale aspetto per quello che riguarda le strutture turistiche e le professioni turistiche come
guida e corriere turistico in quanto, pur se siamo in regime di libera circolazione, il messaggio, quindi ciò
che la guida esprime e come lo esprime, deve rispecchiare la sicilianità; diversamente, chi opera in Sicilia
senza una adeguata preparazione locale, fornirà messaggi distorti e controproducenti.
Promuovere tutte le attività e le produzioni enogastronomiche (più pane e panelle e meno hamburger) al
fine di offrire nuove possibilità di lavoro ed un rilancio dell’economia agricola e artigianale.
Tuttavia, la valorizzazione dell’identità culturale non ha senso se non si avvia un Percorso della
Civiltà ovvero una campagna anche a lungo termine mirata a una maggiore educazione, senso civico,
rispetto dell’ambiente, pulizia e soluzione del problema dei rifiuti, del decoro urbano, della segnaletica,
problemi che investono anche le amministrazioni locali.
Ottimizzazione dei centri commerciali naturali: a fronte di un ‘cimitero’ crescente di attività
commerciali, occorre semplificare e razionalizzare i costi, mirare ad adeguamenti (elettrici e strutturali)
che tengano conto della realtà dei luoghi e dei limiti di ogni attività, molte volte si richiede di fare
investimenti insopportabili in proprietà altrui, si chiedono dotazioni abnormi (es. le cucine, i frigoriferi, ecc.) e si costringono gli operatori a lavorare al limite dell’evasione.
Molte sono le incongruenze fiscali (es. attività agrituristiche, IMU).
Innovazione: tra i temi è il più interessante e abbisogna di una opportuna riflessione! Il turismo è un
mercato dinamico dove occorre adeguarsi in tempi velocissimi alle esigenze della clientela, del mercato,
attivando servizi che, con le normative attuali, sono d’impossibile realizzazione in tempi ragionevoli, molte
volte l’autorizzazione arriva a mercato saturo, mentre certi servizi (mini shop, promozioni) sono a volte
temporanei ed estemporanei, oppure non rientrano in nessuna delle categorie previste; bisognerebbe
trovare delle definizioni delle attività collaterali elastiche e/o flessibili che tengano conto dell’attitudine
innovativa.
Semplificazione: dei controlli e delle procedure autorizzative per l’uso di spazi pubblici per
l’organizzazione di eventi, creazione di nuove figure professionali da inserire a margine delle professioni di
guide e corrieri, quali ad esempio gli addetti all’accoglienza e i facilitatori allo shopping turistico
enogastronomico.
Fruibilità Musei: occorre rimodulare gli orari di apertura nei giorni festivi e d’estate, in relazione alle
località è preferibile che alcuni musei aprano di pomeriggio e di sera.
Sicily Card a gestione unica: occorre evitare tasse di soggiorno, costi esagerati d’ingressi a musei
etc., a fronte del fallimento in passato di varie Card locali bisognerebbe creare una CARD siciliana a unico
gestore che offra biglietti e sconti per shopping ristoranti legati a percorsi assistiti in cui s’indicano locali
convenzionati ristoranti etc., in altri termini una rete di facilitazioni al turista.
Portale unico del turismo: occorre istituire un portale che informi anche su tutti gli eventi locali,
obbligatori in tutti gli alberghi e collegabile con telefonini e altri dispositivi.
Argomento non approfondito: il comportamento dei tour operator che promuove solo un turismo
mordi e fuggi che non apporta nessun beneficio.
Tavolo 5
Turismo congressuale. Turismo top spending.
Miglioramenti: vivibilità, decoro urbano, organizzazione e segnaletica turistica.
Puntare sulla nostra unicità: proporre luoghi suggestivi per congressi che siano distintivi della
proposta sicilia e facciano organizzare un evento assolutamente unico, ad esempio teatri quali il Massimo
o un teatro Greco.
Turismo congressuale: fare marketing congressuale riavviare o migliorare il funzionamento dei
Convention Bureau.
Promuovere il marchio Sicilia in modo unitario: non procedere più in ordine sparso con attività di
promozione parallele di vari enti locali.
Portale sul turismo: creare un portale turismo Sicilia con aree tematiche ben definite.
Per top spending e non: creare un contatto tra il circuito turismo ed il circuito intrattenimento,
anche quello attualmente utilizzato solo da siciliani.
Bacheca di promozione degli eventi: tutti gli eventi culturali e non, promossi e/o patrocinati dagli enti
pubblici, devono essere promossi in una bacheca (ad esempio multimediale) che deve essere
obbligatoriamente fruibile nelle strutture ricettive, al fine di informare i turisti degli eventi organizzati.
Leva di prezzo: incentivare un ritorno ai voli charter.
Tavolo 6
Turismo naturale, sportivo, cicloturismo, trekking, backpacking, bambini, ecc.
Riserve e parchi: farli fruttare in modo sostenibile, con particolare riguardo alle comunità montane,
mettendoli in sicurezza in modo naturale e dedicando un gruppo di guardie forestali che si occuperanno
della sicurezza e della manutenzione.
La sentieristica va tracciata dove non presente.
Gestione di riserve e parchi: deve essere sostenuta da un biglietto di ingresso, che includa mappa,
infopoint multilingue, museo, trekking.
Bambini: interessante lo sviluppo in ogni area di un percorso per bambini e/o attività ludiche in modo
naturale grazie a personale che si possa dedicare all’educazione ambientale dei bambini.
Marketing: unico sito su parchi e riserve, ben pubblicizzato.
Riorganizzazione: riorganizzare le aree protette ex articolo 81 legge 6 dicembre 1991, n. 394.
Fondo regionale montagna: non deve essere gestito dal corpo forestale, non per bandi, ma dato in
gestione ai comuni.
1 commento
In Sicilia potremmo vivere principalmente di Turismo, Arte e Cultura dodici mesi all’anno. Credo che occorra essere competitivi soprattutto sul rapporto qualità/prezzo dell’offerta turistica calmierando soprattutto le tariffe di alberghi e ristoranti che tendono più a far “scappare” il turista medio che a fidelizzarlo. Altro punto nevralgico la promozione del turismo non solo stagionale/estivo. Penso all’organizzazione di grandi eventi a respiro europeo o addirittura mondiale, in grado di far intervenire possibili investitori esteri. Avanzerei anche una proposta , le strutture dell’ex Fiera del Mediterraneo perchè non farla diventare una sorta di “Città delle Scienze dell’Energia rinnovabile” ? Una struttura completamente autonoma anche sotto il punto di vista energetico, una grande laboratorio work in progress sulle tecnologie ecocompatibili.