Al presidente e ai consiglieri del consiglio Comunale di Pietraperzia
Al Sindaco di Pietraperzia e alla Giunta Comunale
Al CapoSettore Ufficio Tecnico di Pietraperzia
Al Prefetto di Enna
Soprintendenza BB.CC.AA di Enna
Come ormai molti di voi sanno benissimo, la crisi sta portando alla distruzione di tantissime realtà produttive. Numerose sono le aziende che chiudono, gli operai licenziati e, purtroppo, gli imprenditori che decidono di farla finita.
Tra questi patrimoni, queste fondi di ricchezze e volani per l’economia delle diverse città italiane, c’è sicuramente il settore dei beni culturali, il nostro vastissimo ed importantissimo patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico.
Al momento un settore estremamente sottovalutato, considerato quasi secondario e poco conosciuto ai più e che se fosse valorizzato, tutelato e reso fruibile, potrebbe risollevare non solo le sorti della nostra piccola realtà locale, ma anche nazionale.
Ovviamente affinché questa utopia diventi una bella realtà è necessaria la volontà politica e delle associazioni che operano nel nostro territorio, cosa che francamente non esiste a Pietraperzia. Tantissime sono state le nostre denunce in merito.
Ogni tanto leggiamo sulla cronaca locale bellissime dichiarazioni da parte di esponenti dell’amministrazione e di associazioni a loro vicine che esaltano i beni monumentali ed archeologici di Pietraperzia, anche se, la realtà dei fatti è totalmente diversa.
Ci sembra quasi banale riproporre il solito elenco: Il castello Barresi ormai ufficialmente dichiarato inagibile, il palazzo del Governatore e molti altri palazzi storici che stanno crollando, i siti archeologici (Runzi, Tornambe, Cerumbelle, Rocche) totalmente abbandonati e prede di continui furti, per non parlare di tutte le figuracce che facciamo con i turisti che vengono da fuori, il tutto nel totale silenzio di tutti coloro che si fanno garanti, promotori ed amanti di ciò che ormai resta nel nostro territorio. La stagione turistica è alle porte ma ancora nessuno si degna di fare qualcosa per rendere questi siti fruibili per i possibili turisti che arriveranno. Proprio per questi motivi abbiamo deciso di attivarci con tutta una serie di attività. Sicuramente continueremo con questa nostra campagna di denuncia e provvederemo a pulire e rendere fruibili i siti.
Chiediamo inoltre, a tutti gli enti e le autorità competenti in materia, di esprimersi in merito alla questione altrimenti saremo costretti a constatare che dei nostri beni culturali non gliene frega niente a nessuno. Non è più possibile assistere a questa devastazione passivamente.
Pietraperzia, 21/05/2013