Rosolini negli ultimi anni è stata negativamente interessata da atti dolosi rivolti alle Istituzioni; questo ha aumentato il divario tra l’ente pubblico ed i cittadini ed ha fatto abbassare il grado di fiducia al punto da favorire un maggiore disinteresse per la vita pubblica.
Le cause del disinteresse e della sfiducia sono da ricercare anche in dinamiche di rilevanza nazionale che hanno determinato l’aumento della fascia di popolazione che si astiene dall’ esercitare il proprio diritto di voto per scegliere la classe dirigente.
In un contesto sociale la democrazia prospera quando tutti hanno l’opportunità di partecipare attivamente, non solo attraverso il voto, ma con la discussione e il coinvolgimento attivo nella “cosa pubblica”.
Crediamo che la politica non debba essere distante dalle nostre vite, ma che al contrario riguarda tutti noi.
Per invertire questa tendenza proponiamo una serie di misure da adottare in ambito politico ed amministrativo.
In ambito politico l’istituzione di un assessorato alla legalità e alla trasparenza, che presterà il proprio servizio a titolo gratuito, che possa assolvere ad un duplice compito: promuovere da un lato la cultura della legalità, con progetti mirati ed in sinergia con le istituzioni del territorio (scuole, associazioni, parrocchie, ecc) e dall’altro garantire l’accesso on-line dei dati del Comune ed inoltre promuovere un tavolo di coordinamento con le forze dell’ordine per monitorare periodicamente le problematiche della sicurezza.
In ambito amministrativo, per recuperare quel patrimonio di fiducia indispensabile alla vita delle istituzioni c’è bisogno di condivisione delle informazioni, di documentare le scelte politiche, di attivare la partecipazione democratica.
Bisogna utilizzare la piattaforma web, che usa i dati politico-amministrativi ufficiali del comune, per offrire alla cittadinanza servizi di informazione, monitoraggio e partecipazione attiva alla vita della propria città. Le informazioni sulle attività di sindaco, giunta e consiglio, devono essere inserite ed aggiornate in tempo reale in modo che i cittadini possono partecipare ai lavori, commentare e votare gli atti, seguire i politici, argomenti e territorio. Così, sapere cosa accade nel proprio comune e seguirne con tempestività le iniziative e gli sviluppi, diventa qualcosa di semplice, immediato e alla portata di tutti. Trasparenza amministrativa dunque che permette inoltre di poter accedere comodamente da casa a questi atti, come ad altri, abbattendo le perdite di tempo del cittadino ma soprattutto dei funzionari dell’ufficio comunale.
E’ inoltre fondamentale che le funzioni di indirizzo politico ed amministrativo siano assegnate a persone competenti: per tale motivo bisogna rendere pubblici:
– i curricula e le retribuzioni degli assessori;
– gli incarichi, retribuiti e non retribuiti, conferiti ai dipendenti pubblici e a soggetti privati.
Di rivoluzionaria importanza il bilancio partecipativo.
Il Bilancio Partecipativo o partecipato è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita della propria città (democrazia diretta) consistente nell’assegnare una quota di bilancio dell’Ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni per modificarle a proprio beneficio. In un BP, di regola la partecipazione si realizza innanzitutto su base territoriale: la città è suddivisa in circoscrizioni o quartieri. Nel corso di incontri pubblici (che possono avere forma fisica o virtuale, e tutta una gamma di diversi gradi di inclusività e rappresentatività, dall’assemblea alla giuria di cittadini estratti a sorte) la popolazione di ciascuna circoscrizione è invitata a precisare i suoi bisogni e a stabilire delle priorità in vari campi o settori (governo del territorio, ambiente, educazione, salute…). A questo si aggiunge talvolta una partecipazione complementare organizzata su base tematica attraverso il coinvolgimento di categorie professionali o lavorative (sindacati, imprenditori, studenti..), ciò che permette di avere una visione più completa della città, attraverso il coinvolgimento dei suoi attori economici. Alla fine ogni gruppo territoriale o tematico presenta le sue priorità all’Ufficio competente, il quale stila un progetto di bilancio che tenga conto delle priorità indicate dai gruppi territoriali o tematici. In caso positivo, il Bilancio viene infine approvato dal Consiglio dell’Ente.