Il gruppo Parlamentare del Movimento 5 Stelle ribadisce fermezza nel difendere la gestione pubblica dell’acqua, anche nel rispetto della volontà popolare espressa con il referendum del giugno del 2011.
Giampiero Trizzino: “Cinque mesi di lavoro della sotto-commissione sul servizio idrico non possono essere cancellati con un colpo di spugna. A gennaio abbiamo scelto il disegno di legge di iniziativa popolare sull’acqua pubblica. La commissione Ambiente ha lavorato alacremente per conoscere la situazione siciliana, ascoltando i soggetti gestori e i comitati. L’ultimo giorno utile per il deposito degli emendamenti, il governo Crocetta, anziché presentare modifiche al testo di iniziativa popolare, ha presentato un nuovo disegno di legge. Ci rendiamo conto della delicatezza della materia e del fatto che il governo voglia partecipare attivamente al processo di riforma, ma in questo modo si tagliano fette di potere all’organo legislativo”.
Valentina Palmeri: “In qualità di presidente della sottocommissione ho proceduto all’audizione dei commissari liquidatori degli Ato di tutta la regione, dei vari enti che hanno in mano attualmente la gestione dell’acqua, come Amap, Siciliacque, EAS, di alcuni rappresentanti del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, di esperti del settore ecc. Abbiamo verificato che la gestione privata dell’acqua è stata fallimentare, molti comuni non hanno provveduto a consegnare gli impianti idrici all’ATO, gestendo con molte difficoltà le acque autonomamente. La maggior parte dei gestori privati non ha adempiuto agli obblighi contrattuali, le multigestioni sono disastrose, il prezzo dell’acqua all’ingrosso di Siciliacque e’ sovraccaricato e quindi incide pesantemente sulle tariffe. Ci sono sprechi enormi e inquinamento nel comparto agricolo e industriale, tecnologie obsolete e infrastrutture incomplete e mancanza di visione d’insieme. Ci siamo battuti da sempre e, alla luce di tutti gli elementi raccolti, ci batteremo per una gestione pubblica e basata sul principio del risparmio, della partecipazione dei cittadini e della solidarietà tra i diversi territori”.
Matteo Mangiacavallo: “Noi del M5S proveniamo da anni di lotta per l’acqua bene comune a fianco del Forum italiano dei Movimenti per l’acqua e non intendiamo buttarli al vento adesso. Non sosterremo alcun DDL che vada contro l’esito referendario che attende da ben due anni d’essere ancora rispettato. Le convenzioni con gli attuali gestori privati devono essere rescisse e non deve in alcun modo essere prevista la gestione con società di capitali. Su queste basi possiamo cominciare a parlare di gestione pubblica dell’acqua senza offendere l’intelligenza dei cittadini siciliani”.