Presentato all’Ars un disegno di legge del M5S che mira a regolamentare il sistema di rilascio di concessioni ed autorizzazioni e a migliorare l’uso razionale dell’energia. Riduzione dei consumi per riscaldamento e raffreddamento degli immobili, abbattimento degli inutili costi energetici degli enti pubblici, potenziamento della figura dell’energy manager.
Sono alcuni dei traguardi che si pone il disegno di legge sull’efficienza energetica in Sicilia, presentato dal gruppo del Movimento Cinque all’Ars con la collaborazione di professionisti delle commissioni parallele che supportano il Movimento.
Il progetto di legge intende regolamentare il settore dell’efficienza energetica in edilizia e strutturare un sistema di controlli per garantire la qualità del lavoro eseguito dalla figura professionale del certificatore energetico. Punta inoltre a garantire la qualità e l’efficienza energetica delle nuove costruzioni e degli immobili oggetto di importanti ristrutturazioni e ad assicurare, con i controlli, l’applicazione delle direttive europee e delle leggi nazionali. “ Il lavoro svolto – afferma Cesare Caramazza, che ha collaborato alla stesura del progetto di legge – ha l’obiettivo di dare piena applicazione alla normativa nazionale sull’uso efficiente dell’energia con una anticipazione rispetto al resto d’Italia dell’orientamento europeo in merito all’inquinamento proveniente dall’uso di mezzi di trasporto”.
Il ddl, se tramutato in legge, porterà benefici a diversi livelli.
“Sono stati infatti individuati – spiega Caramazza – obiettivi minimi che devono essere raggiunti da delicate figure professionali quali gli energy manager, in molti casi obbligatorie già dal 1991, che con il loro lavoro possono liberare risorse economiche delle pubbliche amministrazioni non trascurabili”.
L’atto parlamentare, che ha come primo firmatario il presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino, mira anche stabilire rigidi criteri per l’applicazione delle sanzioni nel campo delle concessioni edilizie.
“Il meccanismo del disegno di legge – afferma Trizzino – consente di ottenere una individuazione concreta di chi commina ed applica le sanzioni, ed un più efficace sistema di controllo, affidando ai tecnici comunali la verifica della documentazione prima dei lavori con criteri molto semplici e delegando in seconda battuta le verifiche a campione ad una struttura regionale, che esaminerà un ampio numero di documenti previsti dal nostro ddl”.