Gli “inesperti”, “impreparati”, “arroganti” “grillini” superano i “maestri” e battezzano, a sorpresa, la prima legge non governativa di questo asfittico e abulico scorcio di legislatura . Certo, non è l’Albergo diffuso che trascinerà l’isola fuori dalle secche della disperazione, dove i precedenti governi “illuminati” ci hanno cacciato, ma è qualcosa. E’ un segnale nel deserto di chiacchiere, un sasso nello stagno dei vuoti discorsi che riempiono le navate di sala d’Ercole e le vite di manipoli di illusi che abboccano ancora alla lenza clientelare.
E’ il segnale che non c’è solo la diaria nel diario di bordo M5S, che c’è azione oltre alla rendicontazione, che c’è molta più proposta che protesta. E sostanza, tanta sostanza, a dispetto di quello che blaterano tanti politici dalla lingua lunga ma, evidentemente, dalla memoria corta.
Se il sipario è calato sulle Province e sulle auto blu, se finalmente si pagherà di più per depredare la Sicilia di acque e idrocarburi, se le forbici si accingono a stratagliare vergognosi – e immeritati – stipendi, tutto ciò è merito dello sbarco a sala d’Ercole dei cittadini a Cinque stelle.
Certo errori ne hanno fatti e ne faranno, ma studiano e lavorano. Spesso fino a tarda sera, quando negli altri gruppi parlamentari la luce s’è spenta già da tempo, e in alcuni casi non s’è nemmeno accesa.
Se i risultati dell’antipolitica sono questi, allora viva l’antipolitica che legifera senza parlare, mentre gli altri parlano di legiferare.
Su tutto e il contrario di tutto, mentre fuori dal Palazzo la crisi è al galoppo e tutti i nodi dell’isola rischiano di aggrovigliarsi contemporaneamente nello sdentato pettine di Crocetta.
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4 commenti
GRANDI RAGAZZI..ONORE AL MERITO IL LAVORO E LA VOGLIA DI FARE BENE PAGA SEMPRE….
era ora !!! se non ci muoviamo noi qui non accadrà mai nullaa!!!!
Gli oppressi potremo conquistare spazi di liberazione sempre più ampia soltanto se continueremo a battagliare SEMPRE, vincendo la stanchezza, e trasformando in rabbia la delusione per l’insensibilità dei potenti.
Se vogliamo conquistare spazi sempre più ampi di liberazione, mai dobbiamo cedere alla stanchezza, e dobbiamo trasformare in rabbia le delusioni quotidiane.