Leggiamo con stupore e incredulità della notizia secondo la quale il dirigente dell’ufficio programmi complessi, Mario Pizzino, ha dato il via libera alla progettazione definitiva della STU Tirone: una enorme colata di cemento che prevede, tra l’altro, parcheggi, centri commerciali, palazzoni, ovvero un unico concentrato di tutte quelle cose a cui il Movimento Cinque Stelle Messina ha detto, dice e dirà sempre no.
Questo modello di sviluppo non è sostenibile e non siamo i soli a dirlo. Accogliamo infatti con apprezzamento i pronunciamenti dell’amministrazione Accorinti e di alcuni esponenti del PD, i quali chiedono che venga indetta una gara di progettazione per rigenerare il quartiere nel solco della green economy. Non possiamo però esimerci dal far notare che più di un anno fa, e precisamente il 13 Marzo 2012, nell’ambito dell’assemblea sul Tirone organizzata dall’Officina delle Idee tenutasi nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, proponemmo un approccio alla riqualificazione del quartiere ad impatto ambientale zero che avrebbe consentito il recupero del patrimonio edilizio e contestuale creazione di nuova occupazione: l’albergo diffuso. Bene, proprio alcuni giorni fa l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la prima legge del Movimento Cinque Stelle che dà riconoscimento giuridico a questo istituto permettendo così numerosi vantaggi tra i quali la possibilità di attingere ai fondi europei. Prendiamo in prestito le parole della nostra portavoce Claudia La Rocca: “In un difficile momento storico come questo è necessario dare un segnale di novità, di idee che guardino sia allo sviluppo, sia alla sostenibilità. Inoltre il nostro territorio deve puntare sul turismo per la sua rinascita.” Invitiamo quindi l’amministrazione comunale a prendere in considerazione il nostro suggerimento di un anno fa e ad andare in questa direzione nelle future scelte strategiche su questa importante zona della città. Mai come adesso c’è la possibilità di far rinascere Messina dal basso.