Il giro nelle zone a rischio ambientale di Priolo, Melilli, Augusta e Gela, servirà ad accendere i riflettori sul lato oscuro dell’olio nero e su altri fattori inquinanti. Presenti numerosi senatori e deputati dell’Ars, oltre a comitati e cittadini
“Il degrado di queste zone è inimmaginabile. L’inquinamento qui si tocca quasi con mano. Alcune persone ci hanno anche raccontato di gente che nelle settimane scorse ha respirato a Priolo polvere di pirite proveniente da una discarica abusiva. E’ un fatto su cui indagheremo, perché se fosse vero sarebbe gravissimo”.
E’ sconcertato, o quasi, il presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino dopo Il primo giorno del “No oil tour”, il giro di ricognizione nelle aree ad alto rischio di inquinamento della Sicilia, ideato dal movimento Cinque Stelle “per accendere i riflettori sul lato oscuro dell’olio nero”. Le prime tappe del viaggio gli hanno già consegnato materiale in abbondanza da tradurre presto in nuovi atti parlamentari, anche con l’aiuto dei senatori presenti al tour, arrivati per l’occasione da Roma.
“Questa manifestazione – dice Trizzino – è il proseguimento di un lavoro che la nostra commissione sta portando avanti da tempo, con audizioni sul posto, esposti, risoluzioni ed altri atti parlamentari. La Sicilia non può morire di inquinamento dobbiamo agire e farlo in fretta”.
Al tour che si concluderà domani a Gela sono presenti una quindicina di parlamentari nazionali (senatori) e regionali, oltre a decine di attivisti M5S e rappresentanti dei comitati. In rappresentanza dei deputati regionali ci sono Giampiero Trizzino, Stefano Zito, Valentina Palmeri e Sergio Tancredi.
La carovana è partita da Catania, ha attraversato la provincia di Siracusa, toccando i comuni di Priolo e Melilli per arrivare in serata a Gela, dove si tratterrà anche domani. Nel loro programma di viaggio i portavoce 5 stelle hanno incontri con associazioni e rappresentanti delle istituzioni per fare conoscere e discutere le problematiche ambientali che oggi attanagliano la Sicilia.
“La gente – commenta Giuseppe Lo Monaco, attivista M5S – deve rendersi conto che è assurdo continuare a vivere in un territorio così sfruttato in maniera illegale. Deve prendere coscienza dei suoi diritti, e manifestazioni del genere, con l’arrivo massiccio di suoi rappresentanti in parlamento servono ad accelerare questa presa di coscienza”
Il programma di Gela prevede la vista ai luoghi a ridosso della raffineria, dove di recente ci sono stati gli sversamenti di petrolio. Nel programma di Gela c’è anche una iniziativa che coniuga arte ed informazione da parte del comitato Bonifichiamoci e del M5S.