Dopo una mattinata di telefonate a vuoto a sette numeri telefonici diversi il deputato Angela Foti chiama i carabinieri per segnalare il disservizio e scrive all’assessore Valenti. Tancredi: in futuro non faremo sconti a nessuno
Una telefonata ai carabinieri e una lettera all’assessore Valenti e al direttore del personale dell’assessorato delle autonomie locali e al presidente della Regione per segnalare la presenza di “svogliati e nullafacenti che albergano comodamente nei palazzi del potere senza che chi di dovere adotti misure idonee”.
Non è bastata mezza giornata (numerosissimi tentativi messi in opera dalle 9,15 fino alle 12,35) e l’aver contattato sette numeri telefonici diversi, al deputato regionale del Movimento cinque Stelle Angela Foti per avere notizie sulle richieste di accesso agli atti fatte sulle Istituzioni di Pubblica Assistenza e Beneficienza (I.I.P.P.A.B) siciliane che dopo 150 giorni non hanno ancora avuto riposta. Conseguenziali le mosse successive: una lettera di rimostranze ai vertici della Regione e una telefonata ai carabinieri per segnalare il disservizio.
“E’ inammissibile – commenta Angela Foti – che non si riesca a dialogare con le isitituzioni. E non mi riferisco all’episodio odierno che è solo la punta dell’iceberg di inefficienza con cui mi sono imbattuta”. La ricerca di notizie sulle Ipab per Angela Foti, infatti, da tempo si è rivelata una missione quasi impossibile. “E’ vergognoso”, dice, “Mesi e mesi ad aspettare risposte che non arrivano , fax che si perdono , telefoni fuori posto , lettere di rimostranza tutto inutile, un muro di gomma e tanto silenzio . Tutto è cominciato con un accesso agli atti riguardante le IPAB, inviato il primo febbraio a cui nonostante i solleciti non è stato data risposta. Ci sono state intanto ispezioni presso strutture meritevoli che vengono mortificate dalla mancanza di stipendi e il mancato riconoscimento delle rette sanitarie, strutture forzatamente chiuse, ma con i dipendenti ancora obbligati alla presenza (senza percepire stipendi), cda di nomina politica (trombati) incapaci di mettere a reddito i patrimoni immobiliari e, cosa ancora più grave, la quarta età e gli inabili, gli ultimi che sono sempre più considerati un peso. Andrà a finire tutto ai privati , andrà a finire che se sei ricco e hai la pensione d’oro potrai permetterti delle cure dignitose , se sei povero , con una pensione di poche centinaia di euro finirai in una “casa di cura fai da te” stile lager ( come quelle scoperte lunedì grazie al blitz dei Nas) con medicinali scaduti e abbandono totale. L’affare è grande e chi deve intervenire non lo fa. E non ti risponde nemmeno”.
“Episodi del genere – commenta il deputato Sergio Tancredi – sono tutt’altro che infrequenti. Ogni volta che accadranno in futuro ci rivolgeremo ai carabinieri. Non abbiamo intenzione di fare sconti a nessuno”.
3 commenti
Ricordiamoci di questo essenziale presupposto quando affrontiamo il problema delle ristrutturazioni del personale degli enti pubblici e parà pubblici. Cinquant’anni di politiche maleodoranti hanno procurato la dannosa distorsione: posto pubblico = ammortizzatore sociale. O si mette fine a questo cancro o si muore, altro che spending Reviou o altre cazzate simili.
Posso immaginare la faccia del carabiniere che ha ricevuto la telefonata! “c’accio a fa’”? sarà stata la risposta più o meno espressa. Ancora una volta le lodevoli iniziative dei nostri eroi si sviluppano in modo goffo e burocratico. L’assessore Valenti avrà ben altri problemi che sanzionare gli impiegati. Un Deputato che volesse vedere gli atti dovrebbe semplicemente alzare il culo dalla poltrona e recarsi in archivio o sperabilmente richiamare a video una copia degli atti stessi
la verità è che buona parte dei funzionari sono coinvolti nel disastro dell’ ipab i nomi sono noti a tutti