Nel calendario dei lavori d’Aula la discussione dell’atto firmato da Sergio Tancredi e dagli altri 13 deputati regionali del Movimento per impegnare il governo a mettere in pratica tutte le iniziative per dirottare i lavori nel capoluogo siciliano. “Si garantirebbero agli operai tre anni di lavoro”.
Costa Concordia, i riflettori si spostano dal Giglio alla Sicilia. Sarà discussa domani a Sala d’Ercole la mozione del Movimento Cinque Stelle, primo firmatario Sergio Tancredi, “per impegnare il governo regionale a mettere in pratica tutte le iniziative possibili per dirottare i lavori a Palermo, una delle poche strutture del Mediterraneo in grado di portarli a compimento”.
“Portare la nave a Piombino – affermano i deputati Cinque Stelle – sarebbe una follia, visto che la struttura toscana attualmente non è assolutamente in grado di ospitare la nave. Se si riuscisse a portarla a Palermo si eviterebbero inutili sprechi e, al contempo, si garantirebbe ossigeno vitale a maestranze qualificate che si vedrebbero assicurato il lavoro per tre anni”.
La questione Concordia per il Movimento è l’occasione di parlare con i fatti e non “con i proclami cui è abituato Crocetta” e l’opportunità di riportare il dibattito politico sull’occupazione.
“Il Presidente Crocetta ed il Pd – afferma Salvatore Siragusa – invece di impegnare l’agenda politica parlando di rimpasti e posti di governo si impegnino presso il governo centrale affinché i Cantieri navali di Palermo possano avere la possibilità di continuare ad operare con l’efficienza e la professionalità che da sempre hanno dimostrato di possedere. Si impegnino con forza, così come sta facendo il presidente della regione Toscana, per fare sì che la Costa Concordia venga portata a Palermo. O forse, così come per il MUOS, il Presidente Crocetta sta svendendo la Sicilia per i suoi interessi personali e per assicurarsi un futuro a Roma?”.
Per portare la Costa Concordia a Palermo il Movimento 5 Stelle sta giocando su tre tavoli. Oltre alla mozione all’Ars, è targata 5 Stelle una ‘interrogazione depositata alla Camera, mentre è stato approvato al Senato un ordine del giorno, primo firmatario Maurizio Santangelo, che impegna il governo nazionale “a valutare attentamente la scelta della struttura più idonea per accogliere il relitto della nave”.
L’ordine del giorno impegna il governo Letta anche “ad adottare ogni opportuna iniziativa volta ad affrontare e superare definitivamente la situazione di crisi che interessa i cantieri navali di Palermo, garantendo il rilancio delle prospettive occupazionali e produttive”
1 commento
Apprezzo moltissimo l’iniziativa de parlamentare di 5 stelle di portare la Costa Concordia presso i cantieri navali di Palermo per la demolizione. Il presidente Crocetta se effettivamente vuol fare qualcosa di buono per i lavoratori dei cantieri navali siciliani, che tanto bisogno ne hanno, questa è l’occasione buona per dimostrarlo. MI auguro che Palermitani si attivino a far pressione presso gli onorevoli regionali, in modo da spingerli ad appoggiare i 5 stelle.