Approvata all’unanimità la mozione che impegna il presidente della Regione a revocare il decreto che aumenta del seicento per cento i canoni per la concessione del demanio marittimo. Cancelleri: “Si rischiava di mettere in ginocchio il settore”.
Stop al decreto che aumenta del seicento per cento i canoni per la concessione del demanio marittimo. E’ stata approvata all’unanimità all’Ars la mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle, primo firmatario Giancarlo Cancelleri, che mira ad evitare il tracollo di un settore già in difficoltà.
“Se il provvedimento non fosse stato stoppato – dice Cancelleri – ci sarebbe stata la moria dei lidi. Io scapperei se il mio padrone di casa mi prospettasse un aumento del seicento per cento del canone di locazione e infatti 20 su 25 imprese del settore si erano dette pronte a chiudere se l’aumento prospettato fosse divenuto operativo”.
Il provvedimento governativo, secondo quanto scritto nella mozione, rischiava di cancellare centinaia di micro e piccole aziende e posti di lavoro, spazzando via un’offerta turistica di qualità che non riguarda solo stabilimenti balneari, ma anche alberghi, ristoranti, campeggi, e tante altre realtà imprenditoriali. E tutto ciò ingiustamente. Secondo una tabella riportata nell’atto, infatti, i canoni applicati in Sicilia sono perfettamente in linea con quelli nazionali.
Nel rispetto dei principi del Movimento, la mozione approvata mira inoltre a salvaguardare l’ambiente, impegnando il governo “ad adottare ogni utile iniziativa affinché la disciplina delle concessioni tenga conto dei principi di tutela ambientale e paesaggistica, anche in considerazione del rispetto della proporzionalità tra spazio liberamente fruibile e spazio utilizzato dagli stabilimenti balneari, nonché del rispetto delle norme sulla concorrenza, così come stabilito dalla direttiva Bolkenstein”.
3 commenti
…. lo stop, all’aumento spropositato è dovuto; in ragione della presidenza del “crocicchia” e al non creare proprietà perenni a qualcuno ……. questa è una normativa che va ripensata altre che nell’ambito regionale anche in quello nazionale ……. aver creato rendite di posizioni con l’abbandono completo del controllo dello stato non è stato salutare per l’economia in particolare nel settore costiero e marittimo …… parlo con la mia esperienza di lavoro da decenni nel settore nautico …………. verifichiamo tutte le leggi e normative per presentare e sostenere un progetto unico … che pensi al futuro …
E meno male che eravate per “piu’ spiagge libere”! Questo almeno era il proclama di Grillo che entusiasticamente condividevo. E anche per questo avete avuto il mio (e non solo mio) voto. Poi cosa ti scopro? Che grazie al vostro emendamento si va nella direzione OPPOSTA a quella dichiarata. Bella coerenza. La storia del settore in difficoltà non regge… soprattutto se si ritiene che il settore in oggetto vada ridimensionato visto che i proclami erano questi. Grande delusione.
..dimenticavo il promemoria:
http://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&frm=1&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CC4QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.beppegrillo.it%2F2009%2F07%2Fgrillo168_spiag.html&ei=_zeDUtK-F-iL7AaRs4G4Ag&usg=AFQjCNF6BrV6yawBvZ9drVrFv6GatzmaIA&sig2=WmGIJqIU1YcZXfNTae2gvg
Spero che questi due commenti non vengano censurati, viva la trasparenza, TUTTA.