Intanto un’agenzia batte la notizia della mancanza della firma di un deputato. Il capogruppo M5S: “Non ne so nulla e in ogni caso non è uno dei nostri. L’atto è regolarmente caricato”.
“Non vogliamo più essere complici di questo teatrino”. L’epitaffio del Movimento 5 stelle sul governo a Crocetta, è risuonato oggi nella sala stampa di Palazzo dei Normanni, in occasione della presentazione della mozione di sfiducia al presidente della regione. L’atto, sottoscritto anche dai quattro parlamentari della lista Musumeci, ora inizia il suo iter per arrivare in aula, cosa che i parlamentari del Movimento cercheranno di rendere più breve possibile, spingendo per fare calendarizzare la mozione in tempi strettissimi. A tenere la conferenza stampa sono stati il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Giancarlo Cancelleri, la deputata dello stesso Movimento Angela Foti e il capogruppo della lista Musumeci, Gino Ioppolo. In sala stampa erano presenti anche tutti gli altri deputati M5S.
“Questa mozione – ha detto Cancelleri – è uno spartiacque. Non si dica che non abbiamo tentato il dialogo. Abbiamo proposto a Crocetta pure un documento con cinque punti, che non ha avuto nessun seguito. Come nessun seguito ha avuto l’accordo per andare a vedere l’impianto di trattamento di Vedelago, capace di riciclare fino al 99 per cento dei rifiuti. Se fate qualche domanda in giro, non troverete nessuno soddisfatto dell’operato del governo. La gente chiede pane e qui si parla di tutt’altro. E noi che facciamo? Sedute che durano venti minuti per non decidere nulla, a causa dell’assenza costante del governo, tanto che per ricordarci la faccia di Crocetta siamo costretti a portare la sua foto in aula”.
Al presidente, in particolare, non è stato perdonato il non aver dato risposte alla Sicilia su alcuni punti che il Movimento gli ha espressamente sollecitato (reddito di cittadinanza, aiuti alle piccole imprese, rifiuti, energia, moneta complementare).
“Su alcune questioni, come rifiuti ed energia, anzi – si legge nella mozione – ha provveduto ad emanare o valutare provvedimenti che vanno in direzione diametralmente opposta agli interessi dei siciliani, tutelando invece ben identificabili interessi particolari”.
“Al governo – ha affermato Angela Foti – abbiamo fatto segnalazioni, proposto atti spiccioli e progetti strutturati, ma quasi tutto è rimasto lettera morta, nonostante si trattasse a volte di atti che hanno a monte studi anche approfonditi. E’ ovvio che siamo insoddisfatti su tutti i fronti”.
Tra le tante accuse da muovere a Crocetta Angela Foti ha messo in rilievo la questione della Uat, l’unità di assistenza tecnica, sostituita da una costosa cabina di regia. La Uat era stata creata nel 2011 (con tanto di bando dell’Assessorato all’Energia) per supportare, nella stesura dei piani di azione per l’energia sostenibile, i 390 comuni siciliani che aderivano al Patto dei sindaci.
A spingere i deputati sulla strada della mozione è stata, soprattutto, la volontà di cittadini: il popolo 5 stelle nei giorni scorsi, infatti, era stato chiamato a votare on line sull’eventuale sfiducia al governatore. E dalla rete era arrivato un risultato plebiscitario, con oltre il 90 per cento di “sì” alla mozione. Un fatto importante, ma anche storico. È la prima volta, infatti, nella lunghissima storia del parlamento isolano, che un presidente venga sfiduciato su mandato del popolo.
In tarda mattinata sulla mozione è calata l’ombra della mancanza di una firma, a causa della possibile “retromarcia” di uno dei 18 deputati, battuta da un’agenzia stampa.
“Sicuramente – dice Cancelleri – non è uno dei nostri. A me non è stato comunicato nulla, so solo che la mozione è stata ed è regolarmente caricata”.
1 commento
“su mandato del popolo” di cui non si conosce quanto sia popoloso! Perchè non dare i numeri dei votanti? Trasparenza!