Potenziare e razionalizzare i servizi per l’assistenza sociale e sanitaria. E’ l’obiettivo di un disegno di legge, presentato all’Ars dal Movimento Cinque stelle, primo firmatario Stefano Zito, che mira a recepire la legge che dal 2000 norma questo settore. Il progetto di legge, dal titolo ”Principi generali del sistema integrativo di interventi e servizi psico-socio-educativi”, nasce dall’amara constatazione che a più di 10 anni dall’entrata in vigore di questa legge pochissimi sono i progetti promossi. Lo scopo del ddl è l’assistenza del singolo in ogni sua forma, attraverso il sostegno della persona all’interno del nucleo familiare per migliorarne la qualità della vita e garantirgli la riservatezza, la domiciliarità dei servizi ed il sostegno della famiglia.
Il ddl, studiato in collaborazione con gli attivisti di Palermo e Messina, mira a realizzare un serie di servizi che coinvolgano soggetti sia del sistema pubblico che privato, in cui la Regione costituisca il soggetto pubblico principale e, in quanto tale, in concomitanza con gli Enti locali, disciplini la programmazione e il coordinamento degli interventi sociosanitari, stabilendo le risorse, implementando il regolamento attuativo della legge e garantendo la qualità dei servizi attraverso un attento sistema di controlli.
Il disegno di legge rimarca anche il ruolo del Terzo settore, che rivestirà il ruolo di trait-d’union tra gli utenti e l’Ente locale e il criterio della qualità dei servizi. Per migliorare quest’ultima il disegno di legge introduce due strumenti innovativi in cui i cittadini-utenti hanno un ruolo fondamentale: la carta dei servizi e i voucher, attraverso i quali il cittadino può acquistare servizi sociali dai privati, dove questi non sono offerti dal servizio pubblico. Si pensa, infatti, che l’introduzione di tali titoli possa essere da stimolo per una sana competitività tra soggetti erogatori, spingendoli a dotarsi di strutture alternative a quelle esistenti e limitate.