“Giornata proficua quella di oggi (giovedì 14, ndr) alla presenza di Wwf e Greenpeace. Il Governo ha finalmente accettato la nostra proposta di avviare il tavolo di lavoro congiunto con la Commissione e le associazioni ambientali”. Così interviene soddisfatto il deputato M5S all’Ars Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente e Territorio, a seguito del convegno tenutosi oggi all’Ars “Sicilia: il Petrolio mi sta stretto”, in tema di trivellazioni per l’estrazione del petrolio e delle gravi minacce che le stesse provocano all’ecosistema del Mediterraneo e del Canale di Sicilia. Il tavolo tecnico sarà ripristinato già dal 12 dicembre e si concluderà entro i primi mesi del 2014, con una proposta da portare direttamente a Roma. “L’obiettivo – conclude Trizzino – è dare una voce determinante alla Regione in materia di protezione degli specchi d’acqua utilizzando il modello delle Zone di protezione ecologica“.
Per una maggiore comprensione del problema, elenchiamo di seguito alcuni dati allarmanti: attualmente in Italia si contano complessivamente, a mare e sulla terra ferma, 202 concessioni di coltivazione, 117 permessi di ricerca, 109 istanze di permesso di ricerca, 19 concessioni di coltivazione. Addirittura, solo in Sicilia si contano 3 concessioni di coltivazione idrocarburi, 33 pozzi in produzione, 16 pozzi produttivi non erogati e 6 piattaforme. Questi dati sono emersi stamane durante il convegno al quale sono intervenuti, tra gli altri, lo stesso presidente della IV commissione all’Ars Giampiero Trizzino, Giuseppe Barbera per il comune di Palermo, Maurizio Sciortino in rappresentanza dell’Assessorato Ambiente, il responsabile Mare Wwf Italia Marco Costantini, la ricercatrice all’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale Donata Canu e il direttore delle campagne Greenpeace Alessandro Giannì.
Nel video che segue l’ntervento di Giampiero Trizzino al Convegno “Sicilia: il Petrolio mi sta stretto”.
1 commento
Salve volevo sapere al momento che si formeranno i consorzi dopo l’abolizione delle province che fine faranno gli operai delle societá partecipare alle province?grazie della eventuale risposta.