Era l’Aprile del 2009 quando, in occasione del G8 sull’ambiente organizzato a Siracusa dall’allora Ministro del PDL Stefania Prestigiacomo, la nostra città è entrata a far parte di quella rete di Comuni dotata di un servizio pubblico di bike sharing: nasce così a Siracusa il sistema Go-Bike.
Ad oggi, possiamo senz’altro affermare di aver assistito all’ennesimo spreco di denaro pubblico e ad una incapacità e inefficienza assoluta dei nostri amministratori. Perchè? Cerchiamo di ricostruire in breve questa imbarazzante vicenda.
Il servizio “Go-Bike” per la Città di Siracusa (inaugurato il 21 Aprile) rappresentava un innovativo sistema automatico di condivisione di biciclette pubbliche, che aveva la peculiarità di essere il primo bike sharing misto, offrendo infatti sia biciclette tradizionali che biciclette a pedalata assistita (cosiddette ‘elettriche’) per affrontare senza difficoltà anche pendenze e dislivelli che in effetti sono presenti nella nostra città.
Uno strumento importante per promuovere una vera e propria cultura della bicicletta favorendone l’uso per gli spostamenti quotidiani attivi, casa-lavoro, casa-studio, shopping etc, ma anche per agevolare il turista nello scoprire tutte le bellezze della nostra Siracusa, e non ultimo per diminuire il livello delle emissioni di CO2.
Il sistema “Go-Bike” è stato ideato in maniera tale da prelevare la bicicletta da una stazione di distribuzione e riconsegnarla in un’altra che può essere anche diversa ed in un altro punto della città rispetto a quella di prelievo, in analogia con il trasporto pubblico tradizionale.
In base ai dati in nostro possesso, tutto il pacchetto di servizi sulla mobilità sostenibile che è stato investito per la nostra città nel 2009, ha visto una spesa complessiva di 2,5 Milioni di Euro (due milioni e mezzo), così ripartiti:
Ministero dell’Ambiente (On. Stefania Prestigiacomo) = 1,5 Milioni di Euro
- 150 biciclette a pedalata assistita
- 8 quadricicli a due posti
- 11 quadricicli a otto posti
- manutenzione (500.000 €)
- 15 cicloposteggi e videosorveglianza (874.000 €)
Comune di Siracusa (Dott. Roberto Visentin) = 1 Milione di Euro
- 8 minibus elettrici
- 350 biciclette normali
Le stazioni di bike sharing (cicloposteggi) sono quindi presenti in 15 punti della città, dei quali 5 nella sola Isola di Ortigia.
La città di Siracusa si apprestava così a compiere un piccolo salto di qualità. Con il bike sharing veniva offerto un servizio ormai presente in molti comuni italiani, nonché europei. E questa volta sembrava proprio che Siracusa non dovesse restare a guardare le altre realtà, ma che potesse addirittura ricevere qualche applauso.
Per utilizzare il servizio i cittadini dovevano presentare, presso gli uffici preposti, un documento valido d’identità e sottoscrivere il contratto per l’utilizzo, entrando così in possesso di una tessera elettronica, al costo di 30 €.
I costi erano stabiliti in base alle illustrazioni che seguono. Per esempio, per quanto riguarda la bicicletta tradizionale, il suo utilizzo entro la prima mezz’ora era gratuito. La prima ora successiva costava 1,00 €, dalla seconda ora in poi il sistema avrebbe scalato 2,00 € per ogni ora di utilizzo. Per gli utenti occasionali erano previsti degli abbonamenti.
A questo punto esaminiamo quali sono stati i risultati del servizio a favore di cittadini e turisti. Sin dai primi giorni, era evidente che qualcosa non andava per il verso giusto. Molti cittadini siracusani non solo non hanno mai utilizzato la Go-Bike, ma non hanno nemmeno avuto il piacere di vedere altri farne uso. L’iniziale insuccesso sembra riconducibile proprio all’organizzazione delle modalità del noleggio.
Nell’Agosto del 2009, il Presidente della FIAB, Antonio Dalla Venezia, invia una lettera al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in cui lo stesso, interdetto da tanta inerzia, lamenta il mancato sostegno da parte dell’amministrazione comunale al progetto Go-Bike. Ecco alcuni passaggi della lettera:
“ … Come sta andando il servizio? Il servizio di noleggio è entrato in funzione il 21 aprile scorso, ma sono poche le biciclette bianco-verde che si sono viste in giro. Poche decine i virtuosi che si sono abbonati anche perché accedere all’abbonamento è un po’ macchinoso: solo due ore al giorno, con l’esclusione del sabato e domenica, presso la sede del gestore. Increduli i turisti nel sentirsi rispondere che le bici sono al momento a disposizione dei residenti. Imbarazzati anche i vigili urbani che non sanno cosa rispondere a quei turisti. Nonostante la fortuna per i cittadini di Siracusa di aver ricevuto, proprio grazie al Suo personale interessamento, un parco biciclette utile per iniziare la battaglia contro le emissioni di CO2 e andare verso quelle politiche di mobilità attuate in tutta Europa, il GO-BIKE non ha avuto una presentazione ufficiale, nè un convegno, nè una vera e propria campagna pubblicitaria del servizio a cui si vorrebbe che accedano i siracusani. Oltre allo spreco di risorse determinate dal mancato utilizzo e valorizzazione, da parte dell’Amministrazione comunale di Siracusa, di un parco bici pubbliche e altri mezzi ecologici è singolare che, mentre da un lato l’European Cyclists’ Federation chiede ai sindaci di tutte le città europee di firmare la “Carta di Bruxelles”, per impegnarsi ad adottare adeguate politiche della mobilità sostenibile al fine di far lievitare la media europea degli spostamenti in bici al 15% di modal share entro il 2020, in Italia ci siano città come Siracusa, ma non è purtroppo la sola, che non comprendono quale sia il ruolo strategico della bicicletta come mezzo di trasporto del futuro perché ad emissioni zero. …”
Interessante la risposta del Mobility Manager di Siracusa della precedente amministrazione, Arch. Giuseppe Amato:
“… La Giunta Municipale con propria delibera ha fissato le tariffe per l’utilizzo della bici tradizionale ed elettrica per tutte le tipologie di utenti, tutto ciò visitabile nel sito del Comune di Siracusa, ed oltre a ciò sono state impegnate le somme necessarie per l’utilizzazione del numero verde. L’ulteriore difficoltà nel consegnare beni comunque del patrimonio pubblico ad utenti che non fossero correttamente referenziati e registrati nel database informatico ha posto in essere lo studio per una strategia che renda più semplice la presa e l’utilizzo delle bici, infatti nel mese di settembre saranno distribuite le tessere pre-caricate a tutte le edicole, tabaccai, attività commerciali in genere presenti sul territorio e vicine ai cicloposteggi che aderiranno alle convenzioni, con il sistema della pre-iscrizione che di certo non farà perder tempo nè a chi distribuisce tantomeno agli utenti. Preciso ancora che per l’autunno prevediamo la possibilità del pagamento e registrazione via internet. …”
In effetti, come affermato dal Presidente della FIAB, noleggiare una bici per un turista a Siracusa era impresa “quasi” impossibile, in quanto per utilizzare l’intera giornata una bicicletta del sistema Go-Bike, il nostro avventuroso turista doveva arrivare presso l’ufficio competente, che apre alle 10:00, andare alle Poste a pagare l’apposito bollettino, e poi di nuovo tornare all’ufficio per formalizzare il tutto. Insomma, perde una giornata che avrebbe dovuto passare in giro per la città.
In effetti era davvero facile immaginare che il turista che giungeva a Siracusa avrebbe fatto più di altri richiesta di utilizzo del servizio, per cui se vi siete chiesti per quale motivo non si è mai visto un turista in sella ad una GoBike, ecco spiegato il mistero.
Ma proseguiamo. Nell’Ottobre del 2010, un anno e mezzo dopo l’avvio del servizio e dopo le dichiarazioni del dirigente comunale, il rappresentante di Natura Sicula, Fabio Morreale, e l’ex Deputato Regionale del PD, Riccardo De Benedictis, lanciano una serie di accuse nei confronti del Comune, chiedendo l’avvio di indagini da parte della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti.
Queste le parole di Fabio Morreale: “Esistono numerose analogie tra due progetti velleitari già realizzati nella città di Visentin. Mi riferisco a quello della barriera arborea antismog e a quello del servizio Go Bike … Due progetti che hanno goduto del patrocinio del Ministero dell’ Ambiente e che insieme hanno drenato dalle casse pubbliche più di 1.500.000 € … Il risultato è che la barriera arborea antismog forse sarà in grado di frenare solo i gas intestinali delle mucche che vi pascolano abusivamente, mentre il servizio Go Bike, che all’inizio ha funzionato male, adesso non funziona più …”
Nel Giugno del 2011, il capogruppo PD-SEL del quartiere Tiche, Fabio Fazzina, scrive che: “ … la situazione è semplicemente desolante: la maggior parte delle 15 postazioni, compresa quella di viale Santa Panagia, è senza biciclette e le poche ancora attive si stanno gradualmente svuotando per la mancanza di un’adeguata e periodica manutenzione. Le biciclette fuori uso sono oggi penosamente accatastate all’ex Mercato Ittico. Alla già surreale vicenda del “Go-Bike” è opportuno ricordare che qualche anno fa il Comune di Siracusa acquistò 8 minibus elettrici per un costo complessivo di 1.044.398,00 € … Dopo pochi mesi di attività, però, questi bus elettrici sono spariti dalla circolazione e sono stati abbandonati all’ex Mercato Ittico, dove da parecchi anni sono parcheggiati e ricoperti da una spessa coltre di polvere, ormai praticamente irrecuperabili, visto che la loro riattivazione richiederebbe un’ulteriore spesa di decine di migliaia di euro per sostituire tutte le batterie scariche! …”
Ma la “barzelletta” Go-Bike (solo così può essere definita) non finisce qui, perchè con il passare del tempo le biciclette disponibili nelle ciclopostazioni tendono sempre più a diminuire numericamente, vittime sia delle condizioni atmosferiche che di atti vandalici, ma comunque prive di ogni forma di manutenzione. Ecco che allora arriviamo all’estate del 2012, dove i giornali titolano:
Ma a Settembre 2012 arriva il Gabibbo, e grazie al clamore suscitato dall’arrivo di Striscia la Notizia a Siracusa, i vari responsabili della precedente amministrazione si affannano a promettere che entro l’anno, cioè entro il 2012, il servizio Go-Bike sarà ripristinato in tutta la città!!! (per vedere il servizio cliccare il seguente link: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?15846 )
Ed in effetti così avviene, in quanto con DETERMINA DIRIGENZIALE n°80 del 18/12/2012, il Dirigente Arch. Giuseppe Amato, ed il Responsabile del Servizio, Geom. Roberto Forte, firmano la ripresa del servizio Go-Bike, stabilendo “l’impegno e l’affidamento del servizio di bilanciamento e di manutenzione ordinaria e straordinaria delle bici, promozione del progetto Go-Bike, corsi di formazione e punto vendita tessere Go-Bike.”
E lo stesso Dirigente responsabile, l’architetto Giuseppe Amato, dichiara:
“Sulle 15 postazioni presenti nel centro abitato soltanto quelle di Via Arsenale e Santa Panagia sono rimaste più a lungo inattive. Abbiamo messo in circolazione più di una centinaia di biciclette e gli spazi vuoti sono necessari per l’interscambio dei mezzi nelle varie zone della città. Sicuramente – continua Amato – ci sono alcuni accorgimenti da prendere, in particolare, per quanto riguarda la distribuzione delle schede d’abbonamento. Al momento sono reperibili presso i nostri uffici, nella sede dell’associazione che si occupa dell’assistenza, ma stiamo valutando la disponibilità di alcuni esercenti commerciali per consentire l’acquisto di card e ricariche al Molo Sant’Antonio, presso il punto di ristoro estivo dei Monumenti ai Caduti ed in seguito nell’area attrezzata di Casina Cuti. Da giorno 21 di questo mese, inoltre, l’abbonamento può essere sottoscritto anche presso la segreteria del Consiglio di circoscrizione Neapolis … “
Strano, ma non avevamo già sentito queste promesse e questi buoni propositi? Eh già, sono le stesse parole al vento che il Dirigente usò per rispondere al Presidente della FIAB nel 2009!!!
Dallo Schema di Convenzione, allegato alla proposta di Determina Dirigenziale che abbiamo visto prima, risulta che il Comune di Siracusa affida all’Associazione Sportiva Dilettantistica ARETUSA BIKE, la gestione del servizio Go-Bike per i successivi 8 mesi, prevedendo i seguenti compiti:
- manutenzione ordinaria e straordinaria delle biciclette
- servizio di bilanciamento delle biciclette nelle postazioni cittadine
- promozione del servizio Go-Bike alla cittadinanza attraverso educational nelle scuole
- organizzazione di corsi di formazione per ciclisti urbani
- istituzione di un punto vendita
Nel documento è specificato che il Comune si sarebbe riservato la facoltà di effettuare controlli mirati per verificare l’effettiva realizzazione dei servizi, con la possibilità di annullare la convenzione in caso di inosservanza dei punti previsti dal contratto, e viene stabilita in 1000,00 € + IVA la somma mensile da pagare ad ARETUSA BIKE per il servizio svolto.
Dai documenti in nostro possesso, risulta inoltre che il settore Servizi Finanziari ha rispedito al Settore Mobilità e Trasporti, la Determina Dirigenziale n°20 del 12/03/2013 in cui si autorizzava il pagamento delle fatture di Gennaio e Febbario ad ARETUSA BIKE, per mancanza del visto di regolarità contabile e copertura finanziaria per mancanza del DURC.
Il Comune ha così chiesto all’INPS se la dichiarazione della Ditta ARETUSA BIKE di essere una associazione non a scopo di lucro fosse vera, ma dall’INPS nessuna risposta entro i termini, e quindi per la regola del silenzio/assenso, il Settore Trasporti e Mobilità ha dato il via ai regolari pagamenti.
Ma questi pagamenti, sono stati davvero effettuati dal Comune?
Siamo andati a chiederlo al diretto interessato, il Dott. Gallaro, rappresentante legale dell’associazione ARETUSA BIKE, il quale ci ha espresso tutto il suo rammarico per il fallimento del bike-sharing a Siracusa. Dopo una breve discussione sulle origine del servizio Go-Bike (aprile 2009), sull’affidamento “ai soliti noti” della gestione delle bici, e la constatazione del totale disinteresse e dell’assoluta inerzia delle vecchie amministrazioni affinchè il servizio potesse realmente essere una risorsa per i cittadini e i turisti, gli abbiamo chiesto il perchè avesse accettato la proposta di collaborare con il Comune di Siracusa per la ripresa del Go-Bike a Dicembre 2012.
Ci ha risposto che inizialmente aveva sperato di trovare un reale interesse da parte dell’amministrazione, ma ben presto si è reso conto della situazione. Biciclette quasi del tutto inutilizzabili, parti di ricambio assenti, video-sorveglianza mai entrata in funzione, sono solo alcuni dei punti critici che ha messo in evidenza.
A Giugno 2013 il Dott. Gallaro invia una nota al Comune in cui segnala lo stato carente del servizio, lamenta la situazione di dover utilizzare come pezzi di ricambio quelli presi da altre Go-Bike, i continui atti vandalici causa, anche, l’assenza del servizio di video sorveglianza (costato più di 800.000 euro), la necessità di istituire più punti vendita delle tessere in città, oltre al mancato pagamento delle fatture emesse da Gennaio a Maggio. Alla fine l’ARETUSA BIKE è stata pagata dal Comune, ma, purtroppo per noi siracusani e per i turisti, le biciclette sono, ad oggi, letteralmente “sparite” da tutti i parcheggi.
Risulta, da fonti giornalistiche (Giornale di Sicilia, 10/10/2013), che i pagamenti siano proseguiti con apposita Determina Dirigenziale del 24 Settembre scorso, nella quale verrebbe dato mandato di pagare altri 2420,00 € per i mesi di Agosto e Settembre. L’ARETUSA BIKE però smentisce questi pagamenti. Vogliamo comunque ricordare come all’epoca di questi ultimi fatti si fosse già insediata l’amministrazione del Sindaco Garozzo.
Ad ogni modo…chi ha visto in giro le tanto discusse biciclette del Go-Bike alzi la mano!
Eppure qualcuno la mano l’ha alzata, il 22 settembre scorso, e proprio tra i Grilli Aretusei! Per una strana coincidenza infatti, proprio il giorno in cui il nostro Meetup organizzava la mattinata in bici per promuovere la Mobilità Sostenibile, alcuni ragazzi notavano tra le vie di Ortigia alcune biciclette targate GoBike, pedalate da alcuni cittadini in occasione di un percorso culturale organizzato lungo le vie del centro dalla “Rotaract Club Siracusa”. La domanda in quell’istante ai più è sorta spontanea: queste biciclette da dove sono saltate fuori dal momento che sono ormai introvabili nelle ciclo postazioni??
Così come riporta l’articolo a fianco, il 22 Settembre scorso, il Rotaract club di Siracusa ha organizzato un percorso culturale in bicicletta alla scoperta delle bellezze di Ortigia, evento inserito in una delle tante iniziative che il club vuole portare avanti a sostegno del progetto distrettuale “Verde Città”, così come affermato da Giulia Giambusso.
Peccato che il giro in bicicletta sia stato effettuato con delle Go-Bike appositamente messe a nuovo e, a quanto pare, fornite dal Comune, in quanto l’associazione ARETUSA BIKE si rifiutò di eseguire questa “anomala” manutenzione straordinaria. Da testimonianze fotografiche di alcuni cittadini, la domenica mattina, quella del 22 appunto, un camion ha “scaricato” qualche decina di biciclette Go-Bike messe appunto a disposizione del Rotaract, e del loro giro alla scoperta delle bellezze di Ortigia.
Tutto molto bello, se non fosse che siracusani e turisti sono assolutamente impossibilitati a poter godere delle bellezze di Siracusa visitandole in bicicletta, ed invece ad un club privato vengono messe a disposizione decine di bici, rimesse a nuovo per l’occasione e, crediamo, totalmente a titolo gratuito. Ecco, questo secondo noi è un classico esempio di spreco di denaro pubblico, di insulto ai cittadini che pagano le tasse e che dovrebbero godere di servizi pubblici, in cambio, quale appunto lo ricordiamo, dovrebbe essere il servizio Go-Bike, pagato fino ad oggi con le tasse che i siracusani versano all’erario.
Chiediamo al Sindaco Giancarlo Garozzo, all’ex Sindaco Roberto Visentin, al Commissario Straordinario Giacchetti e a tutti gli amministratori pubblici che hanno avuto un ruolo in questa vicenda, compresi i Dirigenti Comunali, come sia stato possibile sprecare ancora in questo modo i soldi dei contribuenti per la ripresa del servizio Go-Bike, visti i risultati assolutamente deludenti. Basta fare un giro tra le quindici ciclo-stazioni della città per ammirare colonnine vuote e ormai usurate, la quasi totale assenza di biciclette e turisti curiosi che spesso si fermano davanti le colonnine nel tentativo di capire a cosa possano servire.
Abbiamo fatto un sopralluogo, e dal Talete, al Molo Sant’Antonio, passando per piazza Archimede e il Castello Maniace e ancora al Monumento ai caduti e piazza San Giovanni, la situazione è quantomeno deprimente. L’elemento in comune resta l’assenza delle bici, come potete vedere dalle immagini sotto.
Noi Grilli Aretusei, nell’ambito delle attività proprie del MoVimento 5 Stelle atte a monitorare e a rivendicare la fruizione del bene comune, non staremo certo a guardare.
Per concludere, abbiamo preparato delle interrogazioni parlamentari che i nostri Portavoce Istituzionali depositeranno all’Assemblea Regionale Siciliana ed al Parlamento Nazionale, dove chiediamo spiegazioni, per le somme stanziate in passato, anche al Ministero dei Trasporti e al Ministero dell’Ambiente.
Inoltre abbiamo segnalato la vicenda alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica, speranzosi che si possa fare chiarezza sull’ennesimo spreco di denaro pubblico!!!
Concludiamo col dire che anche questa volta, è proprio il caso di dirlo, altro che applausi…ai cittadini siracusani sono arrivati tanti colpi di…campanello.