Mi corre l’obbligo di dover smentire un articolo uscito sul Sole24Ore e ripreso dal La Sicilia in data 31 ottobre, articolo che mi riguarda e che ancora una volta dipinge il mio passato usando il metodo Boffo, quello dei “si dice”, quello dei “forse”, senza portare alcuna prova e infangando però l’onorabilità di una persona.
L’accusa che mi viene mossa è quella di essere un dipendente di un imprenditore amico di un altro imprenditore (Di Vincenzo) che ha problemi con la legge.
Iniziamo a fare chiarezza sulla vicenda, io non conosco ne ho mai conosciuto l’imprenditore Di Vincenzo, e sfido chiunque a dimostrare il contrario, e fino a quando non lo farà, invito tutti a stare zitti.
L’imprenditore invece per il quale lavoravo, che è il Sig. Lo Cascio, in data 10 aprire 2013 mi ha fatto pervenire una lettera di licenziamento. Quindi non lavoro più per quella ditta.
Inoltre, io avevo diritto, perché l’azienda è fallita, alla mobilità (ovvero a 1000€ al mese per tre anni), ma essendo un Deputato Regionale, pur avendone diritto, non mi sembrava giusto ricevere questo denaro, l’ho lasciato all’Inps, in maniera tale che questi soldi vengano destinati a qualcuno che ne avesse di bisogno, qualcuno che entrava in cassa integrazione o in mobilità. Ho voluto fare spazio in questo senso. E queste sono cose che non avrei mai voluto dire perché pensavo potessero restare segrete, ed erano cose di cui non mi volevo vantare.
Però sono stanco di ricevere insinuazioni come quelle dell’On. Nello Dipasquale, che in aula, al Parlamento Regionale, si permette di dire che “si dice” che la mozione di sfiducia sia stata scritta nelle segrete stanze dei bottoni di quelle persone di Caltanissetta che remano contro l’azione purificatrice del Governo Crocetta.
Noi del Movimento 5 Stelle la mozione di sfiducia l’abbiamo scritta di nostro pugno, senza essere veicolati, senza essere strumentalizzati da nessuno, perché crediamo che questo Governo sia totalmente fallimentare, chi afferma il contrario non ha neanche il coraggio di prendersi le proprie responsabilità, di accettare una critica che è meramente politica.
Non ho più intenzione di rispondere a queste insinuazioni di bassissima lega, e qualora verranno riportate ulteriormente, mi riserbo di parlarne in altre sedi, perché adesso sono veramente stanco, perché questa è la sola politica che sanno fare, quella di gettare fango sulla figura degli altri, anche quando non c’è niente da infangare, perché la persona in questione è completamente pulita.
Giancarlo Cancelleri
Cittadino eletto all’ARS
XVI Legislatura
1 commento
Sarebbe opportuno chiedere le doverose rettifiche ai giornali, prima con le buone, poi con le cattive perchè il fango, una volta gettato poi resta attaccato.