L’astensione del M5S nella votazione in occasione della variazione di bilancio è dovuta alla contestazione del metodo della continua emergenza, “dell’ultimo minuto”, divenuto ormai il modus operandi del governo.
“Contestiamo fermamente – affermano i deputati all’Ars del Movimento – questo modo di agire, che è diventato il marchio di fabbrica di questo governo, che produce pochissimo e quel poco lo fa perennemente di fretta. E’ ora di cambiare rotta una volta per tutte. Non abbiamo votato contro per senso di responsabilità, perché nelle pieghe della manovra c’erano misure urgenti e necessarie, come i fondi per i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, per le Province, per i forestali, i contributi agli enti di ricerca, anche se questi ultimi non sono assolutamente sufficienti alle loro necessità”.