In data 15 Ottobre 2013 è stato pubblicato sul sito “Sud Giornalismo d’inchiesta”, un articolo, a firma di Valeria Nicolosi, dal titolo “Paternò e il protocollo manomesso”.
In tale articolo si riprende una circostanza che ha visto protagonista l’Amministrazione Comunale di Paternò, la quale, al fine di rimediare all’emergenza rifiuti, nei mesi scorsi, decise di indire un’indagine di mercato per trovare una ditta che fosse in grado di occuparsi della raccolta dei rifiuti.
In tale articolo
si leggeva: “Visto il perdurare di una situazione di emergenza rifiuti, l’Amministrazione guidata dal sindaco Mauro Mangano, nell’aprile scorso, ha deciso di indire un’ indagine di mercato per riuscire a trovare una ditta che fosse in grado di gestire il servizio di raccolta in maniera efficiente ma con un minor costo rispetto alla Gesenu”
ed ancora: “Nella lettera, datata 29 marzo 2013 si indica come termine ultimo imposto alle ditte per la presentazione di un progetto finanziario, ovvero una proposta di servizio a basso costo, le ore 12 del 4 Aprile 2013”.
Fin qui nulla di strano. Tuttavia continuando nella lettura del detto articolo si apprendono fatti che, se confermati, sono di assoluta gravità.
Si legge infatti: “La ditta prescelta è la “Nuova Spurghi Jet srl” che pare presenti la sua proposta finanziaria giusto in tempo, ovvero il 4 aprile alle ore 12:34. 12.34? Ma quindi in ritardo? No, giusto in tempo perché grazie al facile ausilio di una penna nera pare che qualcuno abbia protocollato il documento il 4 aprile alle ore 11:34, falsando probabilmente- come spiegano i consiglieri proponenti della commissione di inchiesta nella richiesta depositata agli atti – l’esito dell’indagine di mercato”.
La questione del protocollo manomesso, ormai è nota a molti, faccenda che però non ha avuto ancora nessun risvolto, merito dell’ “opposizione” che ha alzato un polverone, ma solo per scopi elettorali, non riuscendo a fare la voce grossa anche dentro il Consiglio Comunale per chiedere chiarezza sul “caso”.
Questo articolo getta ombre pesanti, tanto sull’operato dell’Amministrazione comunale, quanto su quello del personale comunale, che di tale indagine di mercato si è occupata.
Dato che il MoVimento 5 Stelle di Paternò non si accontenta del polverone alzato dall’opposizione, ma vuole vedere oltre, nella mattinata del 28 Ottobre, abbiamo presentato un esposto alla procura della Repubblica di Catania, dove chiediamo di accertare se le affermazioni indicate nel citato articolo, corrispondono a verità, e quindi a prendere i dovuti provvedimenti.
Per maggiori informazioni QUI