“Il Movimento 5 Stelle è stato sempre contrario alle decisioni dell’assessorato in tema di energia. Gli attacchi a Marino forse ispirati da motivi esterni”.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Ars non si strappa le vesti per l’annunciato abbandono del consulente del governo Antonello Pezzini, col quale l’assessorato non ha fatto registrare alcun passo avanti, anzi.
“Non vorremmo – dice Angela Foti – che i mal di pancia dei super esperti come Pezzini, siano indotti da motivi esterni, che nulla hanno a che fare con la materia, ma da scelte che trovano resistenze da parte dell’assessore Marino, attaccato a colpi di comunicati stampa, dunque fuori dalle sedi opportune, per denunciare inefficienze e intoppi. Di questi esperti non abbiamo bisogno, che se ne tornino da dove sono venuti e, sopratutto, si ingrani una nuova marcia perché così, per come stanno andando le cose la Sicilia, si sta replicando un vecchio cliché: una opportunità che diventa occasione di arricchimento per pochi e di indebitamento per i cittadini”.
“Le scelte del governo Crocetta nell’ambito del Patto dei sindaci – prosegue Angela Foti – ci hanno visti sempre contrari. La più evidente, quella di incaricare esperti del proprio entourage, per di più a spese della Regione. A conferma della nostra perplessità sui risultati della cabina di regia sul Patto dei sindaci ci sono altri segnali preoccupanti, come la scomparsa dal sito dell’Unione europea della Regione siciliana dal top delle best practice”.
“Le ultime scelte dell’assessorato all’energia – aggiunge Valentina Palmeri – sono state disastrose, tra queste la chiusura della UAT, unico strumento a selezione pubblica per supportare i comuni in tutte le attività nella elaborazione dei piani di azione di energia sostenibile (PAES), tra cui la tutela sui contratti con le ESCO, le società che stanno utilizzando un prezzario regionale che non aggiorna il paniere tecnologico ed adegua i prezzi al mercato reale. Il M5S ha denunciato alla Procura che in alcune gare i servizi primari dei Comuni sono stati affittati per 20 anni alle ESCO amiche degli amici con contropartite per il Comune in tecnologie obsolete”.
Secondo i deputati, più che alle polemiche, si dovrebbe pensare a dare risposte su temi scottanti, che il MoVimento chiede da tempo.
“Quando sapremo – si chiede Valentina Palmeri – che fine ha fatto la Uat? Perché Marino e Pirillo invece di rispondere alle provocatorie affermazioni del professor Pezzini, loro interlocutore e guru del patto dei sindaci, non aggiornano il prezzario regionale?”.