In seguito alla mia visita al CIE di Milo-Trapani- del 16 novembre scorso, su cui mi sono espresso qui, verrà presentata un’interrogazione, di cui io sono primo firmatario, ai Ministri per l’integrazione e dell’interno ed una richiesta di accesso agli atti al prefetto di Trapani Dott. Falco circa le modalità di aggiudicazione della gara alla cooperativa Oasi.
Nell’interrogazione si chiede di sapere se ritengano, gli stessi Ministri competenti, che la modalità di aggiudicazione della gara secondo il criterio del prezzo più basso si sia rivelata adeguata alla gestione del CIE di Milo (Trapani) e se intendano verificare, se all’interno della struttura vengano rispettati i livelli essenziali a tutela della dignità e del rispetto della persona, nonché le gravi e sistematiche violazioni degli adempimenti da parte della cooperativa Oasi.
A ciò si aggiunge che, il Prefetto, in data 05/11/2013, ha indetto una conferenza stampa per rendere noto che due società sono in gara per l’affidamento del servizio al CIE per sostituire l’Oasi: la cooperativa Glicine e la Dimensione Uomo 2000. Entrambe hanno presentato un’offerta al ribasso, la prima del 15% circa e la seconda del 5% circa. Ci si chiede quanto possa essere compatibile un’offerta al ribasso, su una cifra già esigua, con l’offerta di un servizio di, almeno, media qualità ai detenuti del CIE. Tuttavia, mi preme sottolineare che sebbene la cooperativa Dimensione Uomo 2000 abbia presentato un’offerta con un ribasso minimo quest’ultima, che gestisce anche il servizio scuolabus a Marsala, risulta, secondo fonti giornalistiche mai smentite, collegata a Norino Fratello ex deputato dell’Ars oggi riabilitato dopo aver scontato una condanna patteggiata per concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta.
Tra l’altro, simili problemi si sono già avuti con la cooperativa Oasi più volte oggetto di accertamenti giudiziari ed il cui presidente, l’avvocato Siracusano Emanuele Midolo, è risultato condannato a quattro mesi per falso in atto pubblico. Pare, quindi, che dietro gli appalti di gestione dei servizi ai CIE, poiché il problema non riguarda solo quello di Milo- Trapani- si nascondino interessi economici rilevanti che di fatto impediscono o, a voler pensare bene, ritardano la risoluzione del problema della detenzione spesso ingiusta di uomini dentro queste gabbie.
In attesa delle risposte dei Ministri e del Prefetto di Trapani mi auguro, intanto, che quest’ultimo, stante la situazione d’emergenza esistente al CIE di Milo-Trapani-, e nelle more dell’aggiudicazione della gara ad una nuova cooperativa, prenda opportuni ed urgenti provvedimenti per migliorare le indegne condizioni dei detenuti al CIE.
Io non mi fermerò finché non verrà fatta piena luce sui contorni oscuri di tutta questa complessa problematica.
Vincenzo Santangelo – Portavoce 5 stelle Senato
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