Accelerati i lavori per definire i dettagli della legge quadro in preparazione all’Ars. Ieri volo a Roma del presidente della quarta commissione per incontrare i vertici nazionali del Coni e del comitato paralimpico. Il 5 stelle: “Lo sport siciliano agonizza, bisogna muoversi”
“Se allo sport siciliano, che è ormai agonizzante, non pensa Crocetta, vuol dire che ci penserà la quarta commissione”.
Il presidente della commissione Ambiente dell’Ars con delega allo sport, Giampiero Trizzino, ha messo ieri un altro tassello nel puzzle della legge quadro sullo sport “che – dice – non sembra interessare per nulla al governo, che puntualmente diserta gli incontri che convochiamo per ridagli un minimo di ossigeno. La Stancheris può dire quello che vuole, ma le sue assenze dicono molto più delle sue vuote parole. Per la giunta Crocetta lo sport è l’ultimo dei pensieri”.
Per definire i dettagli del disegno di legge sullo sport in preparazione all’Ars ieri Trizzino è volato a Roma ad incontrare i vertici del Coni e del Comitato paralimpico italiano “per dirimere alcuni aspetti normativi” in vista della definizione degli ultimi dettagli di quella che dovrebbe essere la legge quadro per il settore.
“Il ddl – afferma Trizzino – è quasi pronto e gode di un’ampia convergenza in commissione. Presto lo incardineremo per portarlo in aula”. Agli incontri romani, oltre a Trizzino, erano presenti il presidente nazionale del Cip (comitato paralimipico italiano) Luca Pancalli ed il suo segretario generale Marco De Sanctis, Alberto Miglietta e Francesco Soro (rispettivamente amministratore delegato di Coni servizi e capo di gabinetto del presidente nazionale del Coni), Roberta Cascio (presidente regionale siciliano del Cip) e i deputati nazionali 5 stelle Chiara Di Benedetto e Simone Valente (commissione Cultura e Sport) e Giulia Di Vita (Affari sociali).
“L’incontro di ieri – afferma Trizzino – è stato utilissimo per definire gli ultimi aspetti del disegno di legge sulla riforma dello sport che contiamo di portare in commissione entro la fine dell’anno. Gli obiettivi sono molteplici, sia sotto il profilo della promozione e diffusione dello sport a tutti i livelli che nell’implementazione delle strutture sportive. La legge prevede una dotazione finanziaria autonoma e specifica, così da chiudere le porte per sempre alla corsa agli emendamenti in finanziaria di fine anno”.
“Sono molto contenta – ha detto Roberta Cascio – che il presidente Trizzino abbia conosciuto i vertici nazionali del Cip, che gli hanno illustrato l’organizzazione del Comitato ed il lavoro che svolge con i ragazzi disabili. Fa piacere, inoltre, constatare che le nostre istituzioni sono disponibili nei riguardi di tutto il mondo sportivo. Spero che questa collaborazione continui per bene dello sport siciliano”
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“Le tecniche disciplinari non possono educare un’entità umana, se non dopo che essa sia riconosciuta come tale: l’Educazione fisica la predispone ad unificare corpo, anima, pensiero ” ( PROF. VITO REINA)
I bambini se venissero consigliati e incoraggiati da un insegnante preparato, potrebbero superare gli ostacoli della vita che a loro potrebbero sembrare invalicabili.
Il progetto dell’ attività motoria nelle scuole elementari, porterebbe all’apprendimento motorio e questo passo è indispensabile, dato che parliamo di un’età adolescenziale in cui i bambini sono molto recettivi a qualunque apprendimento compresso ovviamente quello motorio.
Pertanto, mediante una programmazione di una corretta attività motoria , si può intervenire sul processo di crescita, maturazione ed apprendimento dei bambini, favorendo il loro percorso formativo e cognitivo. Questo perché l’attività motoria non è una materia fine a se stessa e sempre più esperimenti scientifici lo stanno dimostrando.
Le attività motorie e sportive nella scuola elementare, occupano un ruolo primario, poiché, oltre al perseguimento di obiettivi di ordine motorio, come il miglioramento delle abilità motorie- globali e fino al potenziamento dello schema corporeo, migliora nel ragazzo-bambino l’orientamento spazio-temporale, le capacità coordinative e quelle comportamentali . In particolare nel gioco ludico- sport di squadra, l’ attività sportiva a carattere non competitivo degli alunni delle scuole elementari , consentirebbe di migliorare la solidarietà fra compagni che in quel momento specifico rappresentano la società con la quale da adulti si devono correlare. Negli sports individuali per esempio la volontà per il superamento delle difficoltà rappresentate dall’asticella del salto in alto, rappresenta un domani da adulto la volontà e la capacità di superare gli ostacoli della vita.
Inoltre voglio evidenziare anche la questione legata all’ importanza dell’ attività motoria nella scuola elementare per la prevenzione delle malattie dell’ apparato locomotore, ovviamente legate all’apparato osto-articolare, come la scoliosi, lordosi ed atteggiamenti posturali viziati e non di meno alle malattie come l’obesità, il diabete etc. Pertanto cosi’ si migliorerebbe lo stato di salute del ragazzo-bambino cominciando dall’ età puberale, il che consentirebbe nel futuro oltre alla formazione di un cittadino sano anche un risparmio sulla spesa sanitaria. Pertanto, si chiede energicamente di promuovere una sana prevenzione tramite l’attività Motoria, infatti ogni bambino cittadino, ha il diritto di crescere sano in una società sana.
In conclusione, per i motivi su esposti, è improrogabile inserire l’Insegnamento dell’ Educazione fisica nelle scuole elementari ed in generale promuovere lo sport a tutti i livelli . I paramorfismi ed i dismorfismi come già detto, sono grandemente presenti negli alunni delle scuole elementari a causa di una cattiva postura , causata per esempio dall’altezza dei banchi non regolabile in base all’altezza dell’alunno , dal peso eccessivo degli zaini a cui sono sottoposti i ragazzi-bambini e tanti altri fattori anche di ordine psicologico . L’ età scolare è determinante per la formazione del cittadino, sia dal punto di vista fisico che psichico e motorio . Un ragazzo che cresce bene sarà domani un cittadino sano nelle membra , sano nello spirito , sano nella moralità ; sarà domani pertanto sicuramente un adulto che produrrà bene per se e per la collettività ‘. Le attività’ motorie ed i giochi di squadra, se fatti bene con bravi insegnati tengono sicuramente lontano il ragazzo-cittadino lontano dai vizi e vicino alle virtù. Oggi purtroppo assistiamo ad un percorso di educazione motoria , espletata nelle scuole elementari inutile e addirittura alcune volte dannosa . Non intendo screditare gli insegnati delle scuole elementari , che loro malgrado , purtroppo sono già abilitati all’insegnamento dell’Educazione Fisica, infatti, gli insegnanti delle scuole elementari non hanno la più pallida idea di cosa sia o di come possa essere eseguita una sana e corretta attività pisico-motoria , tutto ciò non per demerito professionale ma per il semplice motivo che i maestri solo per l’avere frequentato il liceo magistrale sono già abilitati all’insegnamento dell’educazione fisica.
I CAMBIAMENTI PIU’ IMPORTANTI
I cambiamenti più importanti nei ragazzi delle scuole elementari, avvengono a livello neurofisiologico, ma prevale solo il luogo comune : “Facendo attività fisica si diventa belli e forti ” e così generalmente accade.
Tutto il resto non ha importanza ?
Gli effetti visibili dell’attività fisica: tonicità, scioltezza, prontezza, precisione dei movimenti, nell’eleganza del portamento, sono oggettivamente ed immediatamente valutabili dopo qualche mese di attività, ma essi non sono altro che gli “EFFETTI SECONDARI” determinati da profonde modificazioni.
I più profondi cambiamenti che sono da considerare straordinari, avvengono a livello NEUROFISIOLOGICO e sono da valutare come “EFFETTI PRIMARI” che sono meno appariscenti, mi riferisco al POTENZIAMENTO DEI PREREQUISITI NEUROFISIOLOGICI , miglioramento della funzionalità di tutti gli organi ed apparati e non solamente di quello muscolare come si crede.
Quanto affermato, può trovare riscontro con una valutazione sistematica eseguita su soggetti prima e dopo l’intervento educativo. Le correlazioni saranno l’anima di tutto il lavoro, il tessuto primario attraverso il quale formeremo e miglioreremo tanti aspetti dell’ UNICITA’ della persona.
VITO ARCANGELO REINA – ATTIVISTA CERTIFICATO – MEETUP 5 STELLE DI MARSALA FONDATO IL 01.05.2012 – CELL.3382744508