Con un atto verbale, che introduce una nuova fonte nell’ordinamento di questo Paese, il sindaco di Modica Ignazio Abbate ha vietato l’uso del suolo pubblico per qualsiasi tipo di manifestazione “politica” in Piazza Matteotti, per tutta la durata del suo mandato, senza dare alcuna valida motivazione scritta del divieto appena imposto. Testimoni di questo preoccupante atto di prevaricazione sulla legge, una delegazione del M5S di Modica, recatasi in Comune ad avere chiarimenti su un’iniziativa di comunicazione per V day di Genova, che il sindaco aveva spostato su Largo Pluchino. Come spesso accade a molti cittadini che si recano in Comune per motivi vari, dopo ben 4 ore di attesa, la risposta non è arrivata nei modi previsti dalla legge.
Il divieto è in continuità con le recenti minacce di querela nei confronti dei giornalisti e di “certi giornali”, con il pugno di ferro e la censura delle opinioni degli stessi consiglieri di maggioranza e con l’indifferenza alle critiche dell’opposizione e della società civile di questa città.
Ultimamente Abbate, da sindaco della Contea, si è immedesimato un po’ troppo nel ruolo del conte e vuole probabilmente reintrodurre gli usi e i costumi d’un tempo, a partire dall’arbitrio come forma di governo, in barba alle norme ( testo coordinato 07.08.1990 n° 241 , G.U. 18.08.1990 Articolo 3 e D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33.1) secondo cui ogni provvedimento amministrativo deve essere motivato in forma scritta, indicando i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione. Il sindaco adesso scambia P.zza Matteotti per il giardino di casa sua, a quando l’istituzione dei titoli nobiliari per sé e la giunta?
Eppure durante la campagna elettorale, Ignazio Abbate in persona annunciava grandi cambiamenti per Modica: bilancio partecipato, raccolta differenziata, rilancio del turismo, dell’agricoltura e del commercio, contenimento della spesa e efficienza dei servizi, sussidi a famiglie e imprese, salvataggio di SPM e Multiservizi. Tante belle parole che, con l’approvazione di questo bilancio rimangono tali. I problemi strutturali del Comune non sono stati affrontati, le spese sono aumentate, mentre le entrate indicate sono probabilmente inesigibili nel breve periodo, stando alle dichiarazioni dei consiglieri di opposizione e alle notizie della stampa, che entro pochi mesi potremo verificare.
Neanche l’ombra della tanta sbandierata democrazia partecipata dei comizi è sopravvissuta ai primi mesi di governo, piuttosto irritazione, chiusura al dialogo e divieti in risposta alle critiche costruttive, che da più parti giungono a palazzo San Domenico. Atteggiamenti che nascondono, e neanche troppo bene, il grande timore di essere “disturbati” o addirittura “intralciati” dai “curiosi” o da voci dissonanti, durante l’esercizio del proprio mandato. Abbate pretende una “fiducia a prescindere” che, nonostante il chiaro e inequivocabile risultato elettorale, non può essere concessa a nessuno, nemmeno a lui in un momento di grave crisi come questo. E’ invece compito del primo cittadino catalizzare le forze, fare del dialogo prezioso strumento di governance e risorsa per la città.
Il M5S ritiene che l’atteggiamento del sindaco e le modalità con le quali ha negato l’uso del suolo pubblico a P,zza Matteotti, non sono all’altezza della carica che riveste e si collocano fuori da qualsiasi dinamica democratica contemporanea. Piazza Matteotti appartiene alla città, alla sua storia, ai tanti comizi, riunioni, manifestazioni che ha ospitato e non accetteremo in alcun modo questo assurdo divieto che colpisce ancor di più il dibattito democratico locale.
Il 21 dicembre prossimo il M5S di Modica annuncia la visita di diversi parlamentari di Camera, Senato e ARS tra cui Alessandro Di Battista, Paola Taverna, Manlio Di Stefano, con cui discuteremo dei gravi problemi economici e sociali della città e del Paese, dalla questione Tribunale, alle proposte sul reddito di cittadinanza, IMU e agevolazioni per le imprese, con relative coperture, raccogliendo preziosi consigli dai cittadini che vorranno intervenire. Nonostante i numerosi inviti, Abbate ha sempre rifiutato il confronto sotto qualsiasi forma, dimenticando che un primo cittadino è tale solo quando è il sindaco di tutti.
Giacomo Matteotti ha dato la vita per la libertà dal nazifascismo e questa piazza è stata intitolata a lui non a caso. Il M5S continuerà a difendere l’agibilità democratica e la libertà di riunione dai tentativi di censura e restrizione degli spazi democratici. Invitiamo ogni cittadino o associazione, comitato o partito, anche in disaccordo con il M5S, a promuovere dibattito politico in quella Piazza, simbolo di democrazia e confronto, a volte anche aspro tra i modicani, nel rispetto delle regole indicate dalla Costituzione, che tutti, anche il sindaco di questa città devono rispettare.
Meetup di Modica
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è assurdo,