“Le critiche di Sgarbi a Salvatore Borsellino e Nino Di Matteo? Quasi una medaglia, in quanto rappresentano la migliore certificazione della bontà delle loro azioni”.
Il deputato M5S all’Ars, Giorgio Ciaccio, spezza una lancia a favore del magistrato e del leader delle Agende Rosse, oggetto in questi giorni di “discutibili affermazioni” da parte del critico. Il fratello del magistrato ucciso dalla mafia nel 1992 sarebbe anche stato denunciato da Sgarbi per vilipendio al capo dello Stato.
“Le dichiarazioni di un personaggio come Vittorio Sgarbi su Salvatore Borsellino e sul procuratore Nino Di Matteo – afferma Ciaccio – non stupiscono affatto. Sgarbi non sa cosa significhi combattere la mafia. I fatti lo dimostrano. Sgarbi parla di uno Stato che è anche il suo e che non vuole umiliato da Salvatore Borsellino e dalla sua “personalissima lotta alla mafia”. Strano che Sgarbi pretenda di difendere lo Stato, pur essendo condannato in via definitiva per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello stesso Stato. Sgarbi dovrebbe tacere visto che la sua esperienza come sindaco di Salemi si è conclusa con lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Sgarbi non ha alcun titolo per parlare”.