Sabato 15 Febbraio il M5S invita tutta la società iblea ad un presidio di difesa del nostro territorio insieme ai parlamentari a 5 Stelle Nicola Morra, Marialucia Lorefice, Maria Marzana.
Non permetteremo che le trivellazioni violentino la nostra terra, non una goccia di “sangue nero” distruggerà il nostro ambiente. Non permetteremo che ciò accada. La Fornace Penna va recuperata e destinata ad un utilizzo pubblico, come una scuola, un museo o quello che i cittadini e le amministrazioni locali riterranno più opportuno.
La Società Irminio Srl torna alla carica e chiede di poter esplorare alcuni pozzi tra la foce dell’Irminio e l’ex stabilimento Fornace Penna di Sampieri. La riduzione delle royalties del governo Crocetta – dal 20% al 13% – è lo specchietto per le allodole: ed ecco nuove richieste da parte di una Società che ha già uno stabilimento estrattivo in un’area naturalistica che è stata messa a dura prova. Pensate all’estate, al mare, al Pisciotto, allo stanco ma indomito Stabilimento bruciato che si erge di fronte al mare, simbolo della cultura iblea.
Quanti sorrisi, quanti amori, quante giornate indimenticabili abbiamo vissuto su quella spiaggia, su quegli scogli; quanti pensieri volti a quella struttura, a cosa potesse ospitare se restaurata. Domani tutto ciò potrebbe essere solo un bel ricordo, perchè investitori americani vogliono trovare il petrolio sotto il Pisciotto. Cosa diremo ai nostri figli, ai turisti in visita al Pisciotto, agli agricoltori e a chi vive luoghi naturalistici meravigliosi dinnanzi a recinzioni, camion in continuo transito, perdite di sostanze chimiche o petrolifere, esplosioni necessarie alla ricerca e mille altri disagi che l’attività esplorativa ed estrattiva porta in dote?
Il silenzio delle amministrazioni locali rischia di essere l’ennesima prova di quanto la classe politica iblea sia totalmente avulsa dalla realtà, senza alcun progetto serio di sviluppo turistico, supina agli interessi di investitori stranieri che hanno a cuore solo il profitto. Non abbiamo alcun bisogno di sciacalli a “stelle e strisce”, gli stessi che vorrebbero imporci il Muos oltre alla devastazione petrolifera. Noi viviamo di turismo, di commercio, di agricoltura, viviamo di ambiente e cultura.
La ex Provincia di Ragusa è tra le più dinamiche in tema di fonti rinnovabili, con migliaia di impianti fotovoltaici installati negli ultimi anni. L’energia rinnovabile è l’unica compatibile al nostro territorio, perchè rispetta l’ambiente ed è distribuita tra cittadini ed aziende. Il nostro “oro nero” è il cioccolato, non il petrolio. Permettere un ulteriore sviluppo di attività esplorative ed estrattive pone un’ipoteca enorme, non solo sull’ambiente con un altissimo rischio di incidenti e un’evidente incompatibilità con le attività turistiche, ma alla stessa vita democratica di questo territorio che gli enormi fondi esteri potrebbero “alterare” a proprio favore, nel presente e nel futuro.
Il Pisciotto e la Fornace Penna sono patrimonio di questa terra e simbolo unico degli iblei. L’indegno stato di abbandono in cui si trovano questi luoghi, l’immobilismo che per anni ha pregiudicato la stabilità della struttura, sono il migliore invito per certa gente a perseguire obiettivi estranei all’economia siciliana e al bene dei cittadini. Il M5S chiede a tutti i sindaci della Provincia di mobilitarsi in difesa del territorio e dei beni culturali, facendo sentire la propria voce sia dal punto di vista amministrativo che della scelta politica verso un’economia della sostenibilità.
Il M5S chiede a tutti i cittadini iblei, alle associazioni, ai gruppi di cittadini, ai residenti delle aree interessate dalle esplorazioni, di mobilitarsi immediatamented ando un segnale forte a chi vorrebbe sciacallare la nostra terra e il nostro futuro.