“Nomi discutibili e in tantissimi casi riconducibili ad amici degli amici. Visto che finora ha fatto orecchie da mercante, ora Ingroia venga in commissione Bilancio a riferire in merito alle assunzioni a Sicilia e-servizi. Ci spieghi pure, e con chiarezza, le assunzione eventualmente eccedenti il numero delle 65 unità, previsto dalla politiche di popolamento aziendale”.
Il gruppo parlamentare M5S all’Ars accende i riflettori sulle assunzioni a Sicilia e-servizi, per le quali aveva già chiesto, con tanto di lettera ufficiale, una ”verifica preventiva di tutti i nomi e delle responsabilità del personale già impiegato presso la società, accertandone per ciascuno il periodo lavorativo e le modalità di impiego”.
Per accertare la modalità della assunzioni, che, a quanto riferito dagli organi di stampa, avrebbero interessato pure parenti di noti personaggi mafiosi, oltre che persone molto vicine a Cuffaro e Romano, il Movimento chiederà la convocazione di Ingroia in commissione Bilancio dell’Ars. In partenza dal gruppo pure una richiesta di accesso agli atti della compartecipata.
“Apprendiamo – afferma il deputato M5S Giorgio Ciaccio – che l’ex pm, per indagare sui nominativi, starebbe avviando una commissione speciale, che durerà addirittura due mesi. E’ un’operazione che andava fatta preventivamente, come avevamo chiesto noi, e con estrema celerità”.
Sulle manovre attorno a Sicilia e-servizi il Movimento da tempo ha acceso i riflettori con denunce pubbliche.
“Dopo diverse audizioni fatte sul tema, per capire chi e come dovrà funzionare l’informatizzazione regionale- dice Ciaccio – non siamo riusciti a quantificare il numero di soggetti coinvolti. Il numero delle persone continuava a lievitare, audizione dopo audizione, senza sapere come e perché”.