A Catania è stato scoperto un sito che fa della nostra città una nuova, tragica “Terra dei Fuochi”.
Ecco in sintesi il fatto: i nuclei operativi del Comando dei Carabinieri hanno scoperto un ingente quantitativo di rifiuti Speciali interrati, i cui campioni prelevati hanno rilevato il superamento delle Concentrazioni-Soglia di Contaminazione (C.S.C.) previsti dalla legge. Questo scempio ha interessato un terreno di circa 54 ettari e si riferisce all’impianto di compostaggio sito presso la zona industriale di Catania contrada Passo Martino, località Palma Torrazze, gestito dalla Società Ofelia Ambiente S.R.L., all’interno di un’area di proprietà dell’ESA (Ente Sviluppo Agricolo della Regione Sicilia).
In sede di indagine, però, l’Esa si è scrollata di dosso ogni responsabilità, in quanto aveva ceduto in affitto il terreno, insieme ai relativi impianti, alla “Siciliana Zootecnica S.p.A.” allo scopo di utilizzare il fondo esclusivamente per l’attività zootecnica , con assoluto divieto di sub-locazione totale o parziale e di diversa utilizzazione”. Tragicamente, invece, la “Siciliana Zootecnica SpA” ha subaffittato il terreno ad un altra società, la Ofelia srl, con conseguenze nefaste.
E’ possibile, concepibile, ci chiediamo, che nessuno degli enti preposti al controllo, né alla Regione Sicilia, né al comune di Catania o alla Provincia Regionale, si fosse mai accorto della situazione ?
Così come dichiara la Procura, e qui c’è da rabbrividire, negli anni tra il 2007 e il 2009 sono stati ricevuti e smaltiti intorno alle «123mila tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e non» e alcune tonnellate, tra le più inquinanti, provenivano addirittura dalla Campania!
Mezzi e persone in continuo movimento e nessuno si insospettisce?
Questi gli inquinanti: “Fanghi di depurazione e di perforazione, ceneri di pirite, rifiuti di industrie agrumarie contenenti alte concentrazioni di idrocarburi, arsenico, antimonio, rame.” E poi, circa 440 tonnellate di scarti alimentari scaduti e 2.570 tonnellate di fanghi provenienti dagli agglomerati industriali della frazione di Giammoro di Pace del Mela, nel messinese, e Caltagirone in provincia di Catania.
L’indagine della Procura di Catania, coordinata dal P.M. Giuseppe Sturiale, ha portato al rinvio a giudizio di ben 12 persone, tra le quali anche il responsabile di un centro analisi e il processo si terrà il prossimo 14 aprile. La dott.ssa Sammartino è il Gup.
La Provincia e il Comune di Catania si costituiranno parte civile. Il gruppo Catania-Movimento 5 Stelle chiede alla Regione Sicilia il medesimo atto di coerenza, a dimostrazione che la tutela della salute dei cittadini sia sempre la priorità della sua azione politica.