La Biblioteca Fardelliana di Trapani, uno dei simboli della cultura più antichi della città, scrigno di tesori inestimabili, alcuni di raro valore, a causa della trasformazione della Provincia in liberi Consorzi non potrà più godere dell’annuale finanziamento della provincia.
Ma che le Provincie dovessero essere sostituite dai liberi consorzi non è una novità dell’ultimo minuto e di certo non è stato questo che ha potuto creare l’allarme d’emergenza, lanciato dal Sindaco di Trapani, sulla sua paventata chiusura.
Auspico che la Regione subentri nella “quota” che era della Provincia e che gli allarmismi e lo stato emergenziale a cui perennemente la politica ci ha abituato non siano escamotage per svendere il patrimonio culturale pubblico a speculatori privati.
Nella biblioteca fardelliana sono custoditi, tra gli altri, Incunaboli di enorme valore, pergamene e libri sulla storia di Trapani dal 1300 al 1700. Un patrimonio immenso che deve rimanere pubblico perché questo è stato anche l’intendimento di chi li ha donati alla città nel corso del tempo.
La Biblioteca Fardelliana è un luogo d’incontro di studiosi, appassionati di cultura e studenti e come tutte le biblioteche siciliane deve essere preservata ma anche curata con una gestione pubblica oculata ma che guardi al futuro in modo sereno senza avere perennemente sul collo la scure del taglio ai finanziamenti.
Occorre che tutte le iniziative culturali vadano supportate adeguatamente e in maniera programmata onde evitare emergenze che vanno a discapito della collettività nel suo complesso e che spesse volte sono anche prevenibili.
Vincenzo Maurizio Santangelo
Portavoce M5S Senato