I parlamentari all’Ars Giampiero Trizzino e Giorgio Ciaccio hanno inviato una nota ai vigili urbani e alla Direzione marittima di Palermo per sollecitare controlli, “atteso che il Comune non ha ancora rilasciato alcun titolo abilitativo”. Ciaccio: “Abbiamo allegato foto di pedane e cabine per capire se si stanno violando le regole”. I deputati nazionali Riccardo Nuti e Claudia Mannino: “Il mare negato non è più tollerabile: ogni palermitano deve potere fare un bagno senza dover arrivare fino a Balestrate“. Giampiero Trizzino: “Ci batteremo per portare qui il modello San Vito”.
“Basta col sequestro dell’arenile. Sia a disposizione di tutti”
Mondello, scende in campo il Movimento 5 stelle. I portavoce all’Ars Giampero Trizzino e Giorgio Ciaccio hanno chiesto alla polizia municipale di verificare lo stato dei luoghi del litorale. Con una nota congiunta i parlamentari di sala d’Ercole hanno sollecitato i vigili urbani e il Demanio marittimo a “verificare la presenza di strutture che allo stato attuale insistono sulla spiaggia di Mondello, preso atto che il Comune di Palermo non ha ancora rilasciato alcun titolo abilitativo per l’installazione dì qualsivoglia manufatto con capacità volumetrica che possa rappresentare carico urbanistico”.
“La questione è tutta aperta ed ancora da definire – afferma Giampiero Trizzino – il Suap ha sollevato forti perplessità sul carico urbanistico delle cabine e sul fatto che in passato mai è stato chiesto alcun onere. Ci sembra assurda questa disparità di trattamento: perché un singolo cittadino è tenuto a pagare gli oneri di concessione edilizia e un’azienda che installa manufatti sulla spiaggia, no? Tra l’altro la giurisprudenza è ormai univoca nel ritenere le cabine come ‘strutture stagionali’ e, pertanto, condizionate al rilascio del titolo edilizio e al pagamento dei relativi oneri. Al di fuori di tali condizioni, queste costruzioni sarebbero da ritenersi abusive”
A questo si deve aggiungere il fatto che a Palermo, (come del resto quasi in tutta la Sicilia), non esiste un piano di utilizzo del demanio marittimo, obbligatorio già dal 2005. Per questo motivo il Suap ha richiesto all’Assessorato chiarimenti sulla vicenda. Fino ad allora potranno essere montate soltanto le attrezzature strettamente collegate alla fruizione dei lidi, già previste dalla concessione demaniale. “Vogliamo capire – affermano i portavoce– se ciò che è presente oggi a Mondello si limita a questo. Per questo abbiamo inviato foto che documentano la situazione”.
Ma il Movimento 5 Stelle va oltre alla richiesta di semplici controlli e rispolvera una battaglia vecchia di un paio di anni, quando ancora senza deputati nelle istituzioni, cominciò ad accarezzare l’idea di “regalare” la spiaggia a tutti i palermitani. “Basta col sequestro a vita dell’arenile”, affermano i deputati alla Camera, Riccardo Nuti e Claudia Mannino “la spiaggia deve essere a disposizione di tutti i palermitani e non solo della minoranza che affitta le cabine. Non è tollerabile che per fare un bagno si debba arrivare a Terrasini o a Balestrate, con un mare che altrove ci invidiano a due passi da casa”.
“Sappiamo – continuano Riccardo Nuti e Claudia Mannino – che si tratta di una battaglia difficile che nessuno ha mai avuto il coraggio di condurre, visto che per generazioni di palermitani cabine e litorale sono state praticamente sempre un tutt’uno. Ma ci batteremo per poter rendere la spiaggia di Mondello di tutti, pulita e senza deturpazioni per il paesaggio.”
Il modello che il Movimento 5 Stelle vorrebbe importare a Palermo è quello di San Vito, con tanti piccoli lidi inframmezzati da ampi spazi di arenile di libera fruizione.
“Tutto, però – dicono Giampiero Trizzino e Giorgio Ciaccio – perfettamente regolamentato e sorvegliato. La spiaggia di Palermo deve diventare motore di sviluppo turistico per le piccole imprese del territorio, le mega concessioni demaniali non rispondono più alle esigenze locali. Occorre approvare rapidamente il piano di utilizzo del demanio, calibrato su queste rinnovate esigenze”
La battaglia per restituire la spiaggia ai palermitani in casa Cinquestelle è già operativa: da un paio di mesi si studiano le carte, anche alla luce delle prossime direttive europee che dovrebbero aiutare a sbarrare la strada alle mega concessoni. “Vigileremo – afferma Trizzino – perché le direttive vengano applicate correttamente anche a Mondello”.