La risposta ad una interpellanza del deputato Cinquestelle alla Camera rivela le intenzioni del governo di non muoversi per cercare di stoppare le erogazioni anche ai condannati per reati di tipo mafioso. Il deputato: “Non vogliono sapere nemmeno chi sono i soggetti che godono del beneficio”.
“Governo nazionale complice del sistema mafioso”. E’ durissima la replica del presidente del gruppo parlamentare alla Camera del Movimento 5 Stelle all’interpellanza urgente che questi ha rivolto ieri al governo sulla questione vitalizi d’oro.
Il deputato voleva sapere dal governo chi sono i soggetti condannati per reati di mafia che attualmente beneficiano del vitalizio e se fosse intenzione del governo fare qualcosa per bloccare queste erogazioni, modificando l’attuale normativa (la legge del 7 dicembre 2012) che prevede che le Regioni sospendano l’erogazione dei vitalizi solo per coloro che sono stati condannati in via definitiva per delitti contro la pubblica amministrazione.
“La risposta che ci è stata data – afferma Nuti – è a dir poco vergognosa. Lo Stato non conoscerebbe chi sono questi soggetti perché ad erogare i vitalizi sono le Regioni, come se non bastasse chiederlo per scoprilo. Basterebbe poi incrociare questi dati con quelli del ministero della Giustizia per capire chi, tra i beneficiari, è stato condannato anche per mafia. La verità è che il governo in questa direzione non vuole fare assolutamente nulla. Del resto ce lo ha anche detto, visto che alla nostra domanda se avesse intenzione di modificare la normativa vigente, inserendo nella cause di esclusione del vitalizio i condannati per reati di mafia, ha risposto che la cosa è all’attenzione del governo. Un modo poco elegante per non dire nulla, quando avrebbe dovuto, per chiarezza, esprimersi soltanto con un semplice si o no”.
Lo stop ai vitalizi per i condannati di mafia non ha avuto migliore fortuna anche all’Ars. A sala d’Ercole, giovedì scorso, un emendamento del Movimento 5 Stelle, che mirava a bloccare queste erogazioni, è stato bocciato a larghissima maggioranza.
La questione era arrivata in aula preceduta dalle polemiche che erano seguite alla notizia dell’erogazione del vitalizio all’ex presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, condannato per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra.
Per stoppare i vitalizi per i condannati per mafia il Movimento 5 stelle ha presentato alla Camera anche un disegno di legge (che estende l’esclusione dal vitalizio ai condannati per reati di mafia) e una risoluzione in commissione.