Il M5s interroga il Governo. La deputata Claudia La Rocca: “Bisogna garantire la sicurezza dei cittadini e ridare loro le rispettive abitazioni è un dovere, invitiamo gli organi competenti a fare luce sulla questione”
In meno di due anni, circa cinquanta famiglie palermitane sono state evacuate dalle loro abitazioni a causa dei danneggiamenti provocati dagli scavi per la metropolitana. “Il tutto, sotto un silenzio assordante”. Così il Movimento 5 stelle all’Ars presenta un’interrogazione rivolta al governo regionale e alla protezione civile. “Una vicenda avvolta dal mistero, – afferma la deputata Cinquestelle Claudia La Rocca, prima firmataria dell’atto parlamentare – a cui nessuno, sino ad oggi, ha dato voce”.
In pratica, i lavori per la realizzazione della galleria sotterranea del passante ferroviario che attraversa il cuore della città di Palermo, da piazza Lolli a via Imera, stanno mettendo a rischio la stabilità dei palazzi che si affacciano lungo il percorso. Diversi edifici sono stati pesantemente lesionati dalle vibrazioni provocate dagli scavi. Sono oltre venti gli edifici danneggiati, e otto le palazzine sgomberate ‘per precauzione’ dall’ufficio Edilizia pericolante del Comune.
“E i cittadini evacuati continuano a non avere risposte, – continua la deputata M5s – addirittura, lunedì scorso, 16 giugno, si è tenuto un incontro fra il vicesindaco di Palermo Arcuri, la Sis ed RFI. Abbiamo chiesto se in quell’occasione poteva essere presente una delegazione di abitanti coinvolti e ci è stato risposto dalla segreteria del vicesindaco che si trattava di un incontro tecnico e che quindi ci avrebbero contattato il giorno dopo per fornire aggiornamenti e per prevedere un incontro con una delegazione di cittadinanza successivamente”. “Dopo oltre 10 giorni dall’incontro e diverse chiamate, – conclude La Rocca – ancora non abbiamo avuto nessun riscontro relativamente all’incontro, né io, né il legale che segue i cittadini. Questa situazione non può passare nel silenzio, bisogna garantire la sicurezza dei cittadini e ridare loro le rispettive abitazioni è un dovere, invitiamo pertanto gli organi competenti a fare luce sulla questione”.