“Stop ai prezzi altissimi e fuori mercato per gli appalti pubblici indicati nel prezzario unico regionale, pubblicato nella Gazzetta della Regione Siciliana del 15 marzo scorso. Una conquista per il Movimento 5 Stelle all’Ars, una vittoria per il popolo siciliano. L’assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità blocca il prezzario relativo la realizzazione di lavori pubblici nel settore “Impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica”; lo stesso presentava una clamorosa anomalia del sistema per quanto concerne i prezzi del settore”. così dichiara la deputata Cinquestelle Valentina Palmeri, che denunciò per prima la grave irregolarità. “Nel settore – aggiunge Palmeri – gli importi erano quasi quadruplicati, con precisione del 324 percento e del 389 percento in più rispetto al valore di mercato, cosi come calcolato dall’ufficio legislativo del M5S che con Ignazio Corrao e Giuseppe Lo Monaco, insieme ad Angelo Parisi del Cetri-Tires, da me coordinati, hanno studiato e analizzato questo folle sistema per stabilire i prezzi di appalto della pubblica amministrazione. Quali altre voci del prezzario sono soprastimate? Chi controlla e come? Quali gare sono alla firma degli uffici contratti delle nostre amministrazioni al 300% di sovraprezzo?”.
Angela Foti, componente della IV commissione, dichiara “riteniamo, quindi, che anche le gare e gli appalti che sono in corso di svolgimento debbano essere rivisti in favore delle Pubbliche amministrazioni, alla luce del fatto che i prezzi di mercato sono molto più bassi”. “Chiederemo un parere alla Corte dei conti – conclude la Foti – visti gli enormi danni erariali prodotti dal prezzario in uso. Va, inoltre, avviata una riflessione sul sistema di formazione del prezzario unico regionale con una modifica alla legge che ci porti all’adeguamento con altre regioni italiane. Appare ovviamente incomprensibile il fatto che solo la Sicilia lo aggiorni ogni due anni”.
Ignazio Corrao, ora Europarlamentare del M5S, dichiara ”mi sembra ridicolo che si parli di Europa Unita solo per le restrizioni normative e non per il vantaggio della libera circolazione delle merci che ci garantirebbe un prezzario Europeo non più nazionale o regionale. Il prezzario unico regionale riporta, per varie tipologie di lavori, i prezzi a cui ci si deve riferire per la determinazione del costo di un’opera nel settore pubblico e, nel capitolo 24, considera quelli, appunto, relativi agli impianti fotovoltaici. Il decreto che annulla il prezzario specifica che, d’ora in avanti, i relativi prezzi saranno desunti con apposite analisi predisposte dai progettisti dei suddetti enti previa indagine di mercato”.
“Sarebbe forse il caso che lo facessimo anche per tutti gli altri prodotti, immediatamente, – dichiarano i deputati Palmeri, Foti e Corrao, – ci attiveremo. Basta speculazioni nelle casse dei comuni, il sole lo portiamo noi per fare luce su queste assurde vicende a danno dei Siciliani”.
1 commento
Se i prezzi saranno desunti da ogni singolo tecnico comunale, gli effetti saranno tra i piú variegati. Per lo stesso articolo di spesa avremo centinaia di prezzi