In data 08/09/14, presso i locali dell’Hotel Fontane Bianche, si è tenuta l’assemblea annuale dell’associazione “Comunità Civica Cassibile – Fontane Bianche”. L’invito, rivolto a tutti i membri, cittadini, residenti e politici, è stato inoltrato anche alla portavoce alla Camera dei Deputati, Maria Marzana , ed al Deputato all’ARS Stefano Zito, il quale, per impedimenti personali, ha girato l’invito ad un rappresentante dei Grilli Aretusei, notoriamente vicino alle vicende del territorio in questione.Tra i rappresentanti locali in Parlamento, era presente anche l’On. Zappulla che, per impegni personali, poco dopo l’inizio ha abbandonato l’assemblea.
Aperti i lavori assembleari si è subito notata l’assenza massiccia dell’amministrazione comunale, prima tra gli interlocutori attesi visti i problemi che i cittadini e le associazione desideravano portare all’ attenzione della stessa. Presente parte del consiglio circoscrizionale cassibilese, il quale per l’occasione ha accolto le istanze dei residenti di Fontane Bianche per trasmetterle all’amministrazione aretusea.
La prima parte dei lavori è stata, dunque, dedicata ad ascoltare le istanze presentate dai cittadini e ad un breve excursus sulla storia del territorio in esame da parte del Prof. Santuccio, facoltà di Lettere di Catania.
La portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, Maria Marzana, ha dichiarato:“L’assemblea ha rappresentato un importante momento di confronto e di denuncia. I cittadini e gli operatori turistici di Cassibile Fontane Bianche hanno manifestato il loro disappunto rispetto all’assenza di servizi fondamentali, alla realizzazione di opere pubbliche dissennate e alle ripercussioni sulla collettività di 50 anni di abusivismo edilizio. Solo una partecipazione costante e consapevole dei cittadini alla vita politica di una città può contrastare l’interesse particolare dei politici, la mancanza di una progettazione e un carente senso civico. Occorre più che mai ripartire dalle importanti vicende storico-politiche che hanno interessato questa cittadina per pianificare un modello di sviluppo identitario, urbanistico, naturalistico e culturale che valorizzi, e non mortifichi, le sue ricche potenzialità. Seguirò con attenzione le prossime fasi di concertazione e azione in ambito amministrativo”.
Una trentina di intervenuti, tra residenti, albergatori, e gestori di locali, hanno espresso il loro disappunto circa l’assenza di illuminazione, la mancanza degli allacci diretti alla rete fognaria e le abitazioni costruite direttamente sulla spiaggia e, comunque, a pochi metri dal mare, che non permettono la creazione di un lungomare degno di ogni località turistica che si rispetti. I presenti, inoltre, hanno sottolineato che costruzioni di grandi opere pubbliche sono previste e progettate non di concerto con i residenti. Altri problemi messi in evidenza dai residenti sono stati: il randagismo, la viabilità, la mancanza di pensiline alla fermata del treno e la mancanza di segnaletica sia orizzontale che verticale, oltre alla totale assenza di info point per i turisti.
Tra le domande poste con più frequenza dai cittadini, si sono riscontrate le classiche “Ma i nostri soldi dove vanno a finire?”, “E gli introiti della tassa di soggiorno?” Domande alle quali nessuno ha potuto rispondere vista l’assenza, fino a quel momento, di esponenti dell’amministrazione comunale. Alle 12.30, finalmente, e tardivamente, si è potuta riscontrare la presenza del Sig. Sindaco Giancarlo Garozzo, il quale, pur avendo informato di un suo ritardo, visto che era anche impegnato a Santa Panagia per l’inaugurazione della Tonnara, non aveva pensato di incaricare un sostituto. A quel punto i presenti, che erano in attesa da oltre due ore dell’arrivo del primo cittadino, hanno sperato che le risposte ai loro quesiti fossero alquanto esaustive da parte del primo cittadino e che potessero magari far pensare ad un reale interessamento nel voler intraprendere, insieme ai presenti, un percorso programmatico, così da gettare le basi per la rivalutazione di un territorio dal grande potenziale turistico qual è quello di Fontane Bianche. Ma le aspettative dei convenuti sono state ampiamente tradite. Il Sig. Sindaco, infatti, dopo aver ascoltato il resoconto del Presidente dell’Associazione Raffaele Cacici, su quanto in precedenza discusso e che nelle more del discorso gli ricordava dell’invio nel mese di gennaio di un progetto per la segnaletica orizzontale e verticale a Cassibile, inizia il suo intervento informando i presenti in merito alle statistiche stilate dai “Tour Operator”, cioè a dire che il 95% delle presenze turistiche nel territorio aretuseo si registrano nell’Isola di Ortigia, e che per tale motivo ha proiettato e defluito i fondi per le opere ed i servizi nell’Isola (vedi navette). Nel corso della sua trattazione il primo cittadino ha più volte sottolineato come le casse comunali piangano miseria e di quanto sia necessario un aiuto da parte dei cittadini, dimenticandosi, forse, di esser stato invitato ad un’assemblea di cittadini i quali, gratuitamente, hanno creato progetti ed inviato idee all’amministrazione. Cosa fare di più?
All’interrogativo posto dai residenti su come vengano spesi i soldi dei residenti di Fontane Bianche e sull’impiego degli introiti ottenuti con la tassa di soggiorno, il Sindaco non è sembrato avere una risposta statistica chiara e si è scusato con i presenti. Ci ha fortemente sorpreso constatare che la profonda convinzione di Garozzo sia quella che interventi come il ripristino della fermata del treno Siracusa – Fontane Bianche (inaugurata quest’estate) e la “festa della musica” (trasferita da Ortigia a Fontane – Bianche), avrebbero dovuto chiudere la cerchia dei provvedimenti migliorativi di questa zona balneare. Si è, comunque, impegnato a risolvere problemi di minor entità come la segnaletica stradale e il riordino dei numeri civici nel minor tempo possibile. Il Sindaco, ha inoltre chiesto che le istanze vengano inviate direttamente al suo indirizzo mail privato, poiché, ad oggi non sarebbero pervenute a lui nemmeno le delibere circoscrizionali del quartiere Cassibile (?). Ma a che gioco stiamo giocando?
Alla domanda “Sig. Sindaco, e per le strade completamente al buio?”, è seguita la seguente risposta: “Quello è un discorso lungo”.
Come si può sperare di cambiare, crescere se anche illuminare una strada cittadina è diventata roba da genio della lampada, nonostante le risapute richieste e raccolte firme da parte dei residenti? Riflessioni? Ci permettiamo di ricordare al Sig. Sindaco che, fin quando il territorio di Fontane Bianche continuerà ad essere concepito come l’estivo dormitorio privilegiato di pochi siracusani i quali, negli scorsi decenni e con il benestare delle passate amministrazioni, hanno devastato e privatizzato la costa più bella della Sicilia, i “Tour Operators” continueranno a restituire le medesime statistiche. Occorre ricordare che una gran parte dei cittadini attivi della “Comunità Civica Cassibile – Fontane Bianche” è formata da siracusani che hanno la seconda casa a Fontane Bianche e rivendicano, pertanto, tra i loro diritti, anche quello di “vedere il mare”, come ha rappresentato una signora presente all’incontro.
Da un Sindaco che si professava fautore “del cambiamento”, ci si aspettava qualcosa di più della semplice frase “il comune non ha soldi”… a questo i siracusani erano già abituati. Ci si aspettava e si sperava che il sindaco avesse una conoscenza e una visione più ampia su come trovare soluzioni adeguate ai problemi rappresentati dai propri concittadini. Tanto per dirne una, su come, per esempio, accedere a fondi europei destinati al turismo. Un territorio come il nostro, dalle riconosciute potenzialità, addirittura dichiarato patrimonio dell’umanità, ha il diritto ed il dovere di non arrendersi alle prime difficoltà. Ma forse a Siracusa chi di speranza vive, disperato muore.