“La realizzazione dell’impianto consortile di depurazione di Acireale si tinge di Giallo, come un vero e proprio racconto poliziesco”. E’ così che la deputata M5s Angela Foti definisce l’iter progettuale (qualora ve ne fosse uno in previsione) dell’impianto . Il Movimento interroga, dunque, il governo regionale e chiede lumi in merito alle azioni amministrative che sono o saranno approntate alla luce della novella legislativa introdotta con il comma 7 dell’articolo 7 del decreto legge n. 133 del 12 settembre 2014.
“L’impianto – afferma la parlamentare Cinquestelle – sarebbe dovuto essere realizzato, in prima istanza, dallo stesso comune di Acireale; il 6 agosto c.a. però la giunta regionale, con deliberazione n. 225, ha designato l’assessorato regionale Infrastrutture e mobilità quale nuovo soggetto attuatore, commissariando il Comune”. “Ed ecco arrivare la nuova disciplina, – aggiunge Foti – che prevede, entro il 30 settembre 2014 (tra meno di una settimana ormai), su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, venga attivata la procedura di esercizio del potere sostitutivo del governo, al fine di accelerare la progettazione e la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione”.
“Non siamo nuovi a questo argomento – conclude la deputata – tant’è che avevamo presentato anche un’interpellanza mesi fa. Bisogna far presto, gli impianti servono per dotare 160 mila abitanti di una rete fognaria e di un impianto di depurazione delle acque reflue che siano sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e soprattutto sociale”.