“L’Ars? L’ ‘imperatore’ Crocetta se ne infischia, tanto vale chiuderla. Scandaloso ignorare le mozioni anti-trivelle. Vergognoso poi il patto con i petrolieri, firmato in assenza del governo”.
“Sulle trivellazioni Crocetta dice che proseguirà sulla sua strada? E’ la dimostrazione di come se ne infischia del Parlamento, tanto vale chiuderlo“.
E’ durissimo e altamente provocatorio il commento dei deputati del Movimento 5 Stelle sulle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Crocetta all’indomani dell’approvazione all’Ars delle mozioni stoppa-trivelle, targate Movimento 5 Stelle (prime firmatarie Valentina Palmeri e Angela Foti).
Una situazione che non è assolutamente una novità, visto che – tanto per fare un esempio – si è verificata in occasione dell’approvazione di un’altra importante mozione del M5S, quella per la revisione del progetto per l’elettrodotto Terna, finita anch’essa in un binario morto.
“Crocetta – afferma Giancarlo Cancelleri – è come un imperatore che pretende di fare quello che vuole, a dispetto del Parlamento e dalla volontà popolare che questo rappresenta. E’ uno scandalo, non possiamo permetterlo. Ardizzone faccia qualcosa, intervenga a tutela di questa istituzione“.
Vergognoso, secondo i deputati, l’accordo siglato con le compagnie petrolifere.
“La verità – afferma Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente – è che con l’azione del M5S si è scoperchiato il vaso di Pandora. Con una manovra siglata quasi in solitaria (considerato che al 6 novembre, il giorno della firma, il Crocetta-ter giuridicamente nemmeno esisteva, mancando all’appello alcuni assessori come quello -guarda caso – all’Energia) il presidente della Regione ha regalato ai petrolieri il mare siciliano senza neanche chiedere il permesso al Parlamento, che, suo malgrado, pochi giorni dopo lo ha smentito con due mozioni votate anche dalla sua maggioranza. A questo si aggiunga che Crocetta dalla settimana prossima si troverà sul tavolo anche una richiesta di ricorso alla Corte costituzionale contro il famigerato articolo 38 dello Sbocca Italia, che riguarda proprio le trivellazioni. La richiesta nasce dal tavolo condotto in Commissione ambiente e sostenuto anche dal suo partito, il PD“.