Per i deputati è grave la decisione del Consiglio di presidenza dell’Ars di rinviare ancora il voto per l’elezione del vice presidente e di subordinarlo al rinnovo di tutte le presidenze di commissione. La settimana prossima in Aula la mozione contro la Monterosso.
“Un nuovo atto della farsa messa in atto dai partiti“. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Ars boccia senza mezzi termini l’ennesimo rinvio dell’elezione del vicepresidente dell’Assemblea, deciso in conferenza dei capigruppo, a quando si rimetteranno in gioco anche le presidenze delle commissioni, ossia a dicembre.
“Mischiare capre e cavoli – dicono i deputati del gruppo – è assolutamente fuori luogo. Se è così allora si rimetta in gioco tutto, uffici di presidenza delle commissioni e consiglio di presidenza dell’Ars, poltrone di Ardizzone, Venturino e questori comprese“.
“E’ evidente – dicono i parlamentari M5S – che il nuovo rinvio è dettato dalla volontà di tenerci fuori dall’ufficio di presidenza e dal mancato accordo nel centro destra, che, siamo sicuri, non sarà raggiunto nemmeno al prossimo appuntamento“.
Arriva in aula finalmente, invece, la mozione del Movimento 5 stelle contro il segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso.
Per questo atto Ardizzone si è rifugiato nell’articolo 160 del regolamento interno dell’Ars, rimandando in pratica la decisione sull’ammissibilità della mozione all’Aula, che dovrà dire se la materia è estranea o meno alle competenze dell’assemblea.
“Un comportamento pilatesco – dicono i deputati – ma che dirà chiaramente quale sarà la volontà dei partiti da subito. Chi voterà per la non ammissibilità, infatti, dirà implicitamente sì anche ai dirigenti non proprio senza macchia ai vertici della Regione“.