Le considerazioni del deputato regionale saccense M5S Matteo Mangiacavallo.
“Come con Penelope e la sua tela, ogni sei mesi cambia l’assessore al bilancio e si ricomincia da capo, mentre tutto intorno precipita. E’ stata una commissione partecipata, un coro di voci all’unisono con proposte di soluzioni. Ma il problema è destinato a rimanere tale perché quel coro cantava da solo in una stanza chiusa in cui mancava proprio l’interlocutore principale.
L’assenza del governo sulla vicenda è un’assenza che fa rumore. Questo clima di incertezza non potrà sciogliersi fin quando non verrà fuori dal cilindro magico la sua scelta politica. Fino a prova contraria il governo Crocetta non si è mai interessato della questione e i risultati di questo menefreghismo politico sono sotto gli occhi di tutti, non c’è bisogno di commentarli.
Ci sono due percorsi che si devono portare avanti. Intanto occorre provvedere immediatamente al risanamento del bilancio delle Terme, garantire il proseguimento della stagione e mantenere il livello occupazionale dei propri lavoratori stagionali. Contestualmente bisogna lavorare per il futuro di quella che è, e deve essere, una risorsa unica ed imprescindibile per la Regione siciliana, fino all’affidamento della sua gestione.
Noi del M5S proporremo per l’ennesima volta l’inserimento del termalismo nelle aree strategiche regionali e l’inclusione delle Terme di Sciacca tra le partecipate strategiche, visto che inspiegabilmente sono state tenute fuori. Se per il governo Crocetta non sono tali, lo constateremo per l’ennesima volta nella prossima manovra finanziaria e sarà l’ennesima occasione sprecata.
Si andrà in esercizio provvisorio, lo sappiamo, ma un segnale a favore delle Terme di Sciacca lo possono dare, se vogliono. Che ci facciano sapere se sono capaci di gestire il problema oppure no. Se devono continuare ad improvvisare e rattoppare senza programmare che si facciano da parte e lascino la risorsa a chi l’ha generata con l’azionariato popolare.”