Catania. Preside fa retromarcia e finalmente dice si al murales di Impastato
In Sicilia, regione martoriata dalla mafia da decenni, accadono ancora oggi fatti che lasciano un profondo senso di sconcerto agli occhi dei più”. Si esprime così la deputata del Movimento 5 Stelle Angela Foti dopo che una preside di un liceo di Catania ha prima rifiutato il progetto nato spontaneamente per iniziativa degli studenti per la realizzazione di un murales, raffigurante Peppino Impastato; e poi, a seguito delle numerose critiche ricevute da più fronti, proprio oggi ha fatto retromarcia dando il consenso alla realizzazione dell’opera. “Apprendiamo con soddisfazione questo cambio di rotta che lascia, comunque, l’amaro in bocca, – afferma Foti –la grande verità è che quanto è accaduto è così grave che non sarebbe giusto far finta che nulla sia accaduto, su questa vicenda non deve calare il silenzio”. “La legalità, infatti, – aggiunge Foti – dovrebbe essere insita nella cultura di una società, e se quest’ultima ne è priva, come purtroppo bisogna constatare qui in Sicilia, allora bisogna gettarne le basi proprio negli spazi destinati alla formazione, nelle scuole quindi. Non possiamo accettare atteggiamenti tanto schizofrenici da parte di coloro che dovrebbero fungere da modello per la società”. Così la deputata Cinquestelle, attraverso un’interpellanza, chiede ora al governo regionale quali iniziative, se ne ha, intenda intraprendere in tal senso e chiede se non sia il caso di costituire una commissione d’inchiesta che valuti l’opportunità di prendere dei provvedimenti contro la dirigente. Lo stesso atto è già stato presentato anche al Senato dal Cinquestelle Michele Giarrusso. “L’approccio scolastico alla legalità, alla cultura dell’antimafia – concludono congiuntamente Foti e Giarrusso – non vi è dubbio, deve essere trasversale a tutte le discipline e su essa si deve imperniare l’azione della scuola.