Home restaurant, un nuovo modo di interpretare il turismo gastronomico; sono i proprietari di casa a preparare e servire le diverse pietanze proprio all’interno delle loro abitazioni a fronte di un piccolo contributo da parte degli ospiti. La novità travolge anche la Sicilia ma ancora nessun tipo di regolamentazione. Ad oggi non è presente un quadro legislativo di riferimento per regolamentare questo nuovo servizio di ristorazione e potrebbero sorgere problematiche di diversa natura, sia per gli ospitanti, sia per gli ospitati, che per le attività di ristorazione esistenti: esercizio abusivo dell’attività economica di somministrazione di alimenti e bevande, concorrenza sleale, mancanza di copertura assicurativa, controlli sanitari ed altro. Scatta così l’interrogazione del Movimento 5 Stelle agli assessorati Sanità e Attività Produttive. “Fenomeno interessante – afferma la deputata Cinquestelle Claudia La Rocca, prima firmataria dell’atto parlamentare – ma è necessaria una regolamentazione al fine di tutelare sia gli ospiti, sia le attività di ristorazione tradizionali”. E aggiunge: “il Social Eating può diventare sicuramente una risorsa che non deve essere assolutamente demonizzata, potrebbe essere un’esperienza interessante ed originale per gli ospiti, nonché un momento di incontro reale in una società spesso troppo virtuale. L’Home restaurant, in ogni caso, non deve degenerare nell’abuso, ovvero nell’esercizio della ristorazione illegale, generando concorrenza sleale nei confronti delle attività di ristorazione tradizionale o rischi dal punto di vista sanitario per gli ospiti degli stessi Home restaurant”. “Le regole servono per tutelare tutti“, conclude La Rocca.