La denuncia del M5S: “Un consiglio comunale senza regole, le sedute non hanno una durata minima e diversi consiglieri possiedono il dono dell’ubiquità”.
Scoppia il caso Gettonopoli anche ad Aci Catena, comune nel Catanese. E’ questa l’ennesima denuncia del Movimento 5 Stelle rispetto l’utilizzo scellerato da parte dei consiglieri comunali, in molti Comuni in Sicilia, dei gettoni di presenza. E così, ancora una volta, ci troviamo di fronte ad un numero esorbitante delle commissioni consiliari, gettoni alle stelle, consiglieri con il dono dell’ubiquità e tanto altro ancora. Dal mese di giugno 2014 a gennaio 2015 sono state effettuate ben 854 sedute di commissione, e le proiezioni ci dicono che, in riferimento ai 12 mesi, se ne contano ben 1134.
Il Movimento 5 Stelle locale e la parlamentare all’Ars Angela Foti hanno denunciato tutto questa mattina in conferenza stampa. “E c’è di più, – denuncia Foti – infatti, il regolamento che dovrebbe servire per un corretto funzionamento del consiglio e delle commissioni, è praticamente privo di regole”. Lo stesso regolamento, approvato dal consiglio comunale il 12 luglio 2011, con atto n. 41, e che si compone di 53 articoli, contiene diversi articoli a dir poco inutili, il 16. 17, 18, 19, 20, 21 e 22. In nessuno di questi viene indicata la durata minima di una commissione affinché la stessa sia valida; o la durata minima della presenza dei consiglieri nella commissione affinché maturino il diritto al gettone di presenza; nemmeno quale sia il costo del gettone di presenza o i criteri di attribuzione dello stesso, quando le commissioni, per esempio, sono rinviate per mancanza di numero legale.
“La durata delle commissioni – continua la deputata Angela Foti – varia in maniera assolutamente irrazionale, si passa da commissioni che durano ben oltre le 3 ore, a commissioni la cui durata non supera quasi mai i 50 minuti, con picchi minimi estivi di soli 15 minuti ciascuna”. “Dallo studio dei verbali – aggiungono gli attivisti – ci siamo anche resi conto, qualora qualcuno avesse ancora dubbi sulle carenze del regolamento, che la presenza di un consigliere viene verbalizzata anche per soli 10 minuti di permanenza o dal susseguirsi di ingressi ed uscite durante lo svolgimento della seduta”.
Entrando nel merito delle commissioni, continua la denuncia dei Cinquestelle: “abbiamo riscontrato commissioni diverse che effettuano un numero spropositato di sedute e sopralluoghi sulla medesima proposta di delibera. Citiamo ad esempio le oltre 40 sedute, divise tra due diverse commissioni, aventi per oggetto “Regolamento Statuto Consulta Giovanile”, che ad oggi non ha mai visto la luce. O la commissione che, su poco più di 100 sedute effettuate, ne conta oltre un terzo rinviate per mancanza del numero legale.
“Ed infine, – conclude Angela Foti – l’anomalia più grande. A differenza del comune di Acireale, infatti, dove i consiglieri, a prescindere dal numero di commissioni consiliari e/o di consiglio effettuate in un giorno, percepiscono un solo gettone di presenza, i consiglieri di Aci Catena percepiscono tanti gettoni quante sedute effettuano giornalmente. Ed ecco che abbiamo scoperto che ad Aci Catena il dono dell’ubiquità esiste: più consiglieri erano presenti nello stesso giorno ed allo stesso orario in commissioni diverse”.
“Tutto ciò è davvero inammissibile” – concludono da Aci Catena, dove il Movimento 5 Stelle ha già presentato all’amministrazione una petizione con le firme dei cittadini catenoti e denominata “Io pago io decido”, nonché una scheda di proposta per un regolamento che finalmente abbia delle regole esplicite e univoche. “La nostra proposta mira ad un risparmio economico senza per questo intaccare la qualità amministrativa, così come dimostra l’esperienza di Bagheria. Il Consiglio Comunale, questa volta, sarà pronto a recepire questi cambiamenti richiesti a gran voce dai Cittadini?”.